Ancarani attacca: "La Casa delle Donne? Piena di malmostose politicizzate"

"Ci vuole il coraggio della disperazione per attribuire a Massimiliano Alberghini il titolo di maschilista. Soprattutto da parte del segretario provinciale PD: quello che ha avallato tutte le nomine fatte da Fabrizio Matteucci, meramente basate su tessera politica, nelle quali il merito era l’ultima delle priorità e nelle quali le donne sono state ben poco contemplate". A parlare è Alberto Ancarani, capolista di Forza Italia, che commenta le parole di de Pascale.
"Non stupisce che la retorica femminista e il politicamente corretto che stanno ormai infestando l’opinione pubblica siano diventati argomenti della campagna elettorale. E in particolare di quella di un candidato debole come de Pascale, che sente il fiato sul collo di chi, a differenza sua, non ha nulla da perdere, ma in compenso un grande sogno da realizzare.
Che Massimiliano Alberghini non sia andato, peraltro per altri impegni di campagna elettorale e non per calcolo, a farsi dare gli ordini dalle malmostose protagoniste della cosiddetta Casa delle Donne di Ravenna, è un titolo di merito non certo un motivo di biasimo. Tanto che il vero problema della politicizzatissime esponenti del femminismo ravennate era la richiesta di ingrandire la loro sede, argomento che interessa solo alcune scalmanate che utilizzano il sacrosanto problema della necessità di rimuovere gli ostacoli, purtroppo esistenti, per una piena parità fra i sessi, come clava per dare patenti di legittimità politica ai rappresentanti dei cittadini.
Tanto per essere chiari: l’ingrandimento della loro sede sarà l’ultima delle priorità della giunta Alberghini".