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Cambierà: "Mafia e Camorra hanno preso residenza stabile sotto casa nostra"

"In queste ore ricordiamo con commozione le vittime illustri della Mafia a Palermo. E sempre in queste ore sbattiamo la faccia contro il muro di una realtà risaputa da anni, ossia che questa mafia, che la Camorra, hanno preso residenza stabile sotto casa nostra. "

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

In queste ore ricordiamo con commozione le vittime illustri della Mafia a Palermo.
E sempre in queste ore sbattiamo la faccia contro il muro di una realtà risaputa da anni, ossia che questa mafia, che la Camorra, hanno preso residenza stabile sotto casa nostra. 
Circa 1.200 di immobili sotto sequestro in Emilia-Romagna, un’ottantina solo a Russi, per un valore totale complessivo in regione di 700 milioni di euro. E poi: un ex direttore di filiale della nostra banca ravennate più conosciuta tra gli arrestati, un signore che, secondo l’accusa, lavorava direttamente agli ordini dei grandi capi della Camorra per riciclare denaro; e ancora in questi giorni controlli delle autorità competenti sugli appalti per costruire niente meno che i nuovi uffici del Comune, in via Berlinguer .
CambieRa’, già a partire dal suo programma elettorale dove  si soffermava proprio sull’emergenza legata alla criminalità organizzata, suggerisce di disporre con urgenza la tracciabilità dei  flussi  finanziari relativi a contratti pubblici di lavori, servizi, forniture attraverso la pubblicazione online di appalti e subappalti. Deve essere costituita un’apposita Commissione in collaborazione con la Prefettura, che sia il luogo ove rivedere, ridiscutere e creare i regolamenti di ammissione alle gare di appalto ed imporli alle società partecipate.
E’ fondamentale il controllo alla base della sussistenza dei presupposti di legge delle aziende partecipanti alle gare di appalto per evitare le infiltrazioni mafiose o l’avanzare della criminalità organizzata nel tessuto economico ravennate. Alla stessa Commissione dovrebbe spettare la verifica del presupposto che le aggiudicazioni delle gare siano rispondenti alle reali esigenze dell’utenza dei pubblici servizi, per esempio, e non piuttosto funzionali a creare una filiera di attività economiche a vantaggio di pochi.
Tanto più dopo che l’ ANAC di Raffaele Cantone ha individuato una serie di numerose criticità inquietanti nelle modalità di predisposizione e aggiudicazione delle gare predisposte da quella che è la nostra regina delle partecipate : Hera ( e Hera Ambiente).
Qui siamo ormai molto oltre al solito problema dei “poltronifici” o delle aggiudicazioni dei lavoretti agli amici di bottega. 
Il Sindaco De Pascale dice “ siamo consapevoli di dovere alzare ulteriormente il livello di guardia”. 
Solo che il nostro territorio, a forza di accettare e tollerare che “le cose funzionano così”, ma anche abbandonando i suoi imprenditori in crisi ai finanziamenti di dubbia provenienza, non mettendo in campo nessuna politica seria per il lavoro, è diventato terra di crimine organizzato.
Serve una durissima presa di posizione, servono amministratori credibili e competenti, politiche lungimiranti in materia di lavoro, servono controlli inflessibili e a tappeto sui settori a rischio. Serve quello che non si vede.


                                MOVIMENTO CIVICO CAMBIERA'
                                      Michela Guerra

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