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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Candiano, i grillini: "Approfondire e coinvolgere i cittadini"

Un coinvolgimento popolare, secondo il Movimento 5 stelle, è necessaria una commissione popolare per iniziare a prospettare uno sviluppo dei trasporti che privilegi nave e rotaia a discapito del trasporto su gomma

Per l’approfondimento del Candiano, sia per bonificarlo dall'accumulo decennale di residui chimici, sia per iniziare a prospettare uno sviluppo dei trasporti che privilegi nave e rotaia a discapito del trasporto su gomma, occorre il coinvolgimento dei cittadini. Ne è convinto il Movimento 5 stelle di Ravenna. I quali fanno notare i soli 10 giorni a disposizione dei consiglieri comunali per consultare le 2700 pagine del progetto preliminare.

Per i “grillini” mancano comunque alcuni documenti, “necessari a determinare il potenziale impatto ambientale. Tali documenti, alcuni dei quali avevamo richiesto anche tempo fa, non  sono stati forniti a tempo debito; preso atto della mancanza degli elementi tecnico-scientifici sufficienti per analizzare nel modo corretto un argomento così complesso e del fatto che la votazione è stata richiesta al Consiglio con i termini dell’urgenza, abbiamo deciso di non votare a favore del progetto”.

“Inevitabile poi, come da noi previsto e segnalato durante la discussione in aula, che i cittadini direttamente coinvolti o semplicemente interessati alle modalità di realizzazione di questa opera – afferma il M5S -, al prelievo dei fanghi dal canale e dalla casse di colmata, allo spandimento degli stessi e al successivo spostamento di alcuni stabilimenti industriali presenti in darsena, si siano giustamente allarmati e mobilitati. In merito ai fanghi vogliamo però chiarire che, dalla lettura dalle analisi che ci sono state fornite, non si riscontrano particolari rischi, poiché la presenza di metalli pesanti e di idrocarburi sembra rientrare nei limiti di legge”.

A questo punto sorge un altro problema, ovvero quello relativo al fatto che molti cittadini, “rimasti per troppo tempo fuori dalle decisioni che li riguardavano, oggi non si fidano più e vogliono essere coinvolti in prima persona, sopratutto su un tema come questo che riguarda la salute e la salvaguardia dell’ambiente”.

“E' per questo – spiegano i grillini - che avevamo proposto, con un ordine del giorno, di istituire una “commissione popolare” formata da residenti, lavoratori portuali e associazioni locali, avente il diritto e il compito di essere presente ad ogni fase progettuale e operativa, ad ogni riunione e presso ogni sito e campionamento, che potesse accedere ad ogni documento e detenere o avviare ad analisi, presso laboratori di comprovata serietà a livello nazionale, campioni di fanghi scelti in autonomia”.

“Davanti a quella che sembrava una lecita richiesta, incredibilmente, tutto il Consiglio Comunale (SeL e Lista per Ravenna inclusi) – ricorda il movimento di Beppe Grillo -, ha votato contro questa nostra proposta adducendo, in sintesi, che il voto positivo sarebbe stata l’ammissione che non c'è da fidarsi dei risultati ufficiali delle analisi e degli enti preposti. Ancora una volta hanno voluto o finto di non voler comprendere come questo gesto, invece, per  i cittadini rappresenti l'esatto contrario: proibire ad una commissione popolare la possibilità di verificare di persona ogni fase del progetto e ogni analisi è come confermare in pieno le paure di quanti temono che i fanghi che saranno prelevati dal Candiano e sparsi presso Porto Fuori, Bassette, piallasse, cave dismesse, aree di Punta Marina e Lido Adriano, ecc. siano nocivi o peggio ancora tossici”.

“Come non ricordare quanto avvenuto recentemente con la ricerca di diossina nel latte materno? – domandano retoricamente i componenti del gruppo consigliare del M5S -. Per anni ci è stato raccontato che tutte le analisi ufficiali condotte secondo i crismi di legge avevano dato sempre esito negativo, è poi bastato farne tre su matrici mai prese in considerazione dagli organi ufficiali (la legge non lo impone), ed ecco spuntare la diossina anche a Ravenna. Tutto il Consiglio Comunale ci ha negato ancora questa trasparenza. Abbiamo così rilanciato la stessa proposta all'Autorità Portuale, chiedendo di inserire nel progetto di approfondimento del Candiano l'istituzione di una “commissione popolare”. Restiamo in attesa di sapere se esiste la volontà di rendere completamente comprensibile e trasparente alla cittadinanza intera una operazione di così grande importanza come quella dell’approfondimento del Canale Candiano oppure se si sceglie ancora la strada dell’allarmismo, della sfiducia o dello scontro”.

 

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