Cervia, Spadoni (Udc): "Asse Pd-Ascom, una brutta scivolata"
""E’ del tutto naturale che in vista delle elezioni amministrative s’intensifichino i contatti fra la politica e la cosiddetta società civile, ma mi pare un po’ azzardato e fuori luogo stabilire un asse politico a tutti gli effetti, fra il maggiore partito locale e un’associazione di categoria di grande rilievo nazionale e, non ultima, per quella realtà turistica"
"E’ del tutto naturale che in vista delle elezioni amministrative s’intensifichino i contatti fra la politica e la cosiddetta società civile, ma mi pare un po’ azzardato e fuori luogo stabilire un asse politico a tutti gli effetti, fra il maggiore partito locale e un’associazione di categoria di grande rilievo nazionale e, non ultima, per quella realtà turistica. Una commistione inopportuna fra organismo di rappresentanza delle imprese, tutte, nessuna esclusa e di ogni connotazione politica, e un partito forte che sta governando da anni il territorio e forse oggi in vista delle elezioni ha necessità di una vigorosa stampella per assicurare la continuità di governo.
Per questo condivido in pieno le critiche e le riserve espresse dall’esponente Udc Simone Lucchi, cui aggiungo una breve riflessione. Compiere un’operazione politico-partitica simile unicamente per ottenere come contropartita l’ inserimento di un componente dell’associazione Ascom nella futura giunta per rafforzare il peso del comparto turistico, tra l’altro, significa esprimere già da ora perplessità e un giudizio negativo sull’attuale assessore Michele De Pascale, il quale, viceversa, mi pare abbia operato con slancio e impegno. Se questo è l’obiettivo, appare debole nei contenuti e, soprattutto, camuffato da altre motivazioni al momento occulte, ma forse nemmeno troppo.
Mi pare, poi, paradossale e inverosimile creare artatamente un asse con la Confederazione Confcommercio in presenza di un’ altra associazione di rappresentanza della piccola media impresa come la Confesercenti sempre presente e attiva sulle tematiche commerciali e turistiche e rappresentativa di un consistente numero di associati. Si sta creando, insomma, una situazione imbarazzante per la politica e per gli imprenditori economici del settore, i quali, molto probabilmente, si sentono “venduti” per un’ operazione dall’evidente sapore di un baratto.
Ritengo indispensabile che ognuno ritorni a operare secondo il mandato ricevuto, evitando commistioni e strane interferenze con realtà verso le quali, invece, occorre dialogare e confrontarsi senza vincoli e costrizioni, per evitare situazioni che nel tempo potrebbero ritorcersi sfavorevolmente sugli esercenti e sugli operatori del settore".