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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Commercio, Fiumi (Progetto Cervia): "Basta con questi teatrini e finti dibattiti"

"Sono estremamente deluso e disturbato da quanto accaduto lunedì sera in occasione del faccia a faccia tra candidati indetto da Confcommercio"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Sono estremamente deluso e disturbato da quanto accaduto lunedì sera in occasione del faccia a faccia tra candidati indetto da Confcommercio. Il tema del commercio e della grave crisi che stanno attraversando i commercianti, in particolare quelli al dettaglio, è stato totalmente stralciato per ripetere un incontro sui temi turistici già svolto nella stessa sala da Federalberghi. Il Presidente Medri ha tenuto un’arringa introduttiva di mezz’ora sul turismo, parlando delle stesse cose che ripete da 20 anni, nonostante abbia portato l’associazione in braccio alla politica e, oltretutto, stia prestando la sua organizzazione proprio ad una delle liste in appoggio a chi ha sin qui governato con i risultati pessimi che sono sotto gli occhi di tutti: una città che arretra, peggiora e perde posizioni da tutti i punti di vista.

I candidati dovevano rispondere – non si sa in realtà a quali domande – in 7 minuti, poi spazio alle domande del pubblico, 30 a quanto sostenuto dal moderatore, riassunte da questi in 10 minuti, e poi di nuovo le risposte dei candidati in un tempo di 5 minuti cronometrati.12 minuti complessivi per candidato a fronte di un incontro durato 3 ore  E questo lo si può considerare un faccia a faccia? Scegliere a quali domande rispondere perché il tempo è limitatissimo ed insufficiente per affrontare tutte le tematiche e, oltretutto, sentirsi negata la possibilità di aggiungere qualche parola in più perché si fa troppo tardi, quando la chiosa finale del presidente Medri si avviava ad essere una nuova ramanzina di mezz’ora

Onestamente mi sono sentito preso in giro e, giusto o sbagliato il mio gesto, non ci sono stato e mi sono alzato perché me ne volevo andare. Mi spiace, sono fatto così, non riesco a restare indifferente di fronte a questi teatrini: Ascom, anziché fare gli interessi dei suoi associati, in qualità di sindacato, si è dimostrato essere l’ennesima roccaforte di un vecchio e conservatore sistema politico che vuole lasciare Cervia così com’è. Il Presidente Medri si riempie la bocca di parole come ‘cambiamento’, ma poi vede solo ciò che vuol vedere e concorre, nei fatti, alla conservazione dell’attuale status quo.

Esprimo tutto il mio dissenso sul modus operandi dell’incontro: irrispettoso soprattutto verso la cittadinanza che chiedeva risposte e non le ha potute ottenere. Cervia è una città che vive prima di turismo, ma anche di commercio e di ristorazione e mi spaventa il fatto che il sindacato che lo dovrebbe rappresentare, sembri non avere a cuore il superamento della crisi del commercio - specie quello al dettaglio - ma pensi prima di tutto alla politica.”

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