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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il comune risarcisce gli autocostruttori di Filetto, Ancisi (LpRa): "La sentenza del Tar rende loro giustizia"

Il consigliere di Lista per Ravenna: "Smacco grave per il governo della nostra città. Con questi 70 mila euro, 14 povere famiglie si liberano anche dell’ultimo incubo debitorio"

Martedì il Consiglio comunale di Ravenna è chiamato dalla Giunta de Pascale a riconoscere un debito fuori bilancio di 70mila euro per ottemperare ad una sentenza del Tar Bologna, pubblicata l’8 maggio 2023, che condanna il Comune a corrispondere tale importo alla coop. Mani Unite dei cosiddetti “Autocostruttori di Filetto”, difesi dall’avvocato Danilo Montevecchi di Faenza, come risarcimento danni nei confronti dell’attività edilizia prestata dai cooperanti nell’autocostruzione degli appartamenti nella frazione ravennate. Sulla questione interviene il consigliere di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, che sottolinea: "L’entità di tale somma, oltre a corrispondere ad un mandato esecutivo, rappresenta comunque una sconfitta definitiva per il Comune di Ravenna, non potendo più diminuire, bensì aumentare nel caso venisse accolto, anche parzialmente, il ricorso in appello contro il quantum del risarcimento presentato al Consiglio di Stato da Mani Unite. Essa aveva infatti quantificato in 440 mila euro il corrispettivo dovutole".

"Ma lo smacco più grave per il governo della nostra città, anch’esso definitivo - prosegue Ancisi - è stata la decisione del medesimo TAR che ha negato al Comune di Ravenna la pretesa di ottenere da Mani Unite, tramite ingiunzione, un presunto risarcimento danni di 1.700.000 euro circa, oltre a sanzioni, penali, interessi e rivalutazione. Dalla testa di 14 povere famiglie, a cui, dopo anni di loro duro lavoro non pagato è stata mortificata la speranza di vivere in una casa propria, costruita con le proprie mani, tale specie di spada di Damocle è stata tolta. Con questi 70 mila euro, esse si liberano anche dell’ultimo incubo debitorio: 53.729,67 euro vengono infatti trattenuti dal Comune, per corrisponderli, quale terzo pignorato dal provvedimento di esecuzione del Tribunale di Ravenna datato 24 ottobre 2023 all’associazione ONG onlus (creditrice di rimborsi di spese legali avanti la Giustizia ordinaria a carico di mani Unite)".

Il consigliere di Lista per Ravenna riprende anche una parte della sentenza del Tar che indica come “il Comune di Ravenna aveva l'obbligo inderogabile di monitorare il buon andamento dell'iter, tenuto conto delle caratteristiche intrinseche dell'istituto, ossia dell'inesperienza dei lavoratori - beneficiari finali dell'iniziativa, che prestano la loro manodopera non qualificata. In assenza di un legame specifico con la Srl titolare del permesso di costruire (e che ha espresso il direttore dei lavori) l'amministrazione avrebbe dovuto sovrintendere all'intera fase attuativa dell'operazione e svolgere quella costante vigilanza che rientra a pieno titolo nelle prerogative dell'Ente promotore”.

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