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Consiglio territoriale del mare, l'opposizione protesta: "Mancata convocazione, atteggiamento inaccettabile"

L'opposizione del consiglio territoriale aveva presentato una richiesta di convocazione straordinaria che però non sarebbe mai avvenuta: "Un gesto di inaccettabile arroganza politica"

"Arroganza politica" e "condotta inaccettabile": queste le accuse che l'opposizione rivolge all'Amministrazione in particolare riferimento a quanto sarebbe accaduto all'interno del consiglio territoriale del Mare. Una situazione che avrebbe portato l'opposizione ravennate a sottoporre la questione direttamente al sindaco, chiedendogliene merito con un question time presentato dai consiglieri Nicola Grandi, Filippo Donati (Viva Ravenna), Alberto Ancarani (Forza Italia), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Alberto Ferrero, Renato Esposito (Fratelli d’Italia) e Veronica Verlicchi (La Pigna).

"Nei giorni scorsi i gruppi di opposizione del consiglio territoriale del Mare hanno presentato al presidente Licia Suprani una richiesta di convocazione straordinaria del consiglio nella quale  precisano i gruppi di opposizione - si chiedeva di dibattere e parlare di 'Consolidamento e impermeabilizzazione della Darsena pescherecci a Marina di Ravenna e altre zone di ingressione marina', un argomento vitale per il futuro della nostra costa ed in cui si chiedeva inoltre di estendere l’invito agli Assessori di riferimento e ai responsabili dell'Autorità di Sistema Portuale al fine di poter approfondire ulteriormente la materia".

"Al di là degli argomenti e del fatto che si fosse dibattuto anche in passato di questo, occorre premettere che il funzionamento dei consigli territoriali, già  di per se svuotati di molte delle loro competenze a causa del susseguirsi di scelte normative, prevede l’OBBLIGO da parte del presidente di convocare il consiglio entro 15 giorni dalla richiesta dei consiglieri, senza poter entrare nel merito degli argomenti: un elementare principio di democrazia che però, evidentemente, non vale in quello che dobbiamo considerare a questo punto il 'territorio sovrano ed indipendente del Mare della città di Ravenna' - aggiungono dall'opposizione - Con un gesto di inaccettabile arroganza politica infatti non solo il consiglio non è mai stato convocato ma anche la segnalazione fatta dai consiglieri di opposizione a sindaco (che da regolamento avrebbe a sua volta dovuto adempiere con immediatezza entro 10 giorni e sempre da regolamento), funzionario ed assessore al decentramento sono rimasti lettera morta".

"A ciò si aggiunga il fatto che i gruppi di opposizione Cambiamo il Comune del Consiglio Territoriale del Mare già in altre occasioni non avevano ricevuto risposte nei tempi dovuti e qualche volta non le avevano ricevute per nulla - precisa l'opposizione - come ad esempio sulla questione delle compensazioni o dei ristori derivanti dall'installazione del rigassificatore al largo di Marina, un atteggiamento  davvero inaccettabile specie da chi spesso predica principi di partecipazione e democrazia come se ne fosse il solo titolare". La richiesta dell'opposizione è quindi che che i "dovuti i principi di democrazia vengano rispettati e non accada mai più che quel sentimento di passione, unico elemento che anima l’attività dei consiglieri territoriali, per il futuro venga umiliato da scelte di questo genere".

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