rotate-mobile
Politica

Deficit Ravenna Manifestazioni, Ancisi (Lpr): "Ecco dove sono i buchi"

Martedì pomeriggio a Ravenna si svolgerà l'udienza conoscitiva delle commissioni consiliari Cultura e Bilancio per discutere lo stato in cui versano i conti della fondazione "Ravenna Manifestazioni"

Martedì pomeriggio a Ravenna si svolgerà l'udienza conoscitiva delle commissioni consiliari Cultura e Bilancio per discutere lo stato in cui versano i conti della fondazione "Ravenna Manifestazioni". Fatto importante, dopo che nei giorni scorsi è emerso un buco considerevole nel bilancio dell'istituzione. .

Il capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, avendo esaminato le linee generali del bilancio, focalizza alcuni punti importanti da discutere. "In sostanza, il Comune di Ravenna ha privatizzato il proprio sistema teatrale ravennate - nota Ancisi -, trasferendo a  Ravenna Manifestazioni la gestione del teatro Alighieri e l’organizzazione di Ravenna Festival e della stagione lirica".

I contributi diretti erogati allo scopo dal Comune nel 2011 sono stati pari a circa 2 milioni e 400 mila euro (1.376.000 per il progetto culturale, 598.371 più IVA per la gestione dell’Alighieri, 400.000 per la lirica invernale), a parte le sponsorizzazioni erogate da imprese (in particolare l’ENI) su indicazione  dell’ente locale. Ulteriori contributi pubblici sono pervenuti dal ministero dei Beni culturali ((1.657.359), dalla Regione Emilia-Romagna (382.000), dalla Provincia (2.000) e dai Fondi del lotto (200.000). Dunque, circa 4 milioni e 641 mila euro di denaro pubblico. "E' perciò pienamente giustificato che l’ente locale analizzi a fondo la difficile condizione di bilancio che si è venuta a determinare nel 2011 - sostiene Ancisi -, perché possa rientrare in equilibrio, e soprattutto non peggiorare, col rischio di compromettere un settore culturale strategico della città, di grande rilevanza e valore".

Ancisi ha così indicato alcuni elementi su cui occorre effettuare approfondimenti e richiedere documentazione:

"    sulla correttezza della previsione di entrata di 1.500.000 euro da contributo Arcus in mancanza perfino dell’emissione del bando pubblico di tale società tramite cui concorrere a qualsiasi assegnazione di denaro;
    sulle modalità di scelta della compagnia aerea greca e sulle relative congruità dei costi e delle garanzie per il viaggio in Africa pagato 350.000 euro e poi annullato;
    sui costi del personale, pari a 1.524.401 euro, che sembrano sovradimensionati, anche in relazione alla riduzione delle attività (valore della produzione sceso dell’11 per cento nel 2011): in particolare sulle retribuzioni dei dirigenti;
    sulla destinazione di 163.903 euro per la “Direzione artistica”, che sembra non compresa tra i costi del personale;
    sulle singole voci di spesa per “Promozione, stampa e pubbliche relazioni”, che, essendo pari a 545.689 euro, appare molto sproporzionata, presumibilmente comprendente viaggi, missioni e rimborsi spesa;
    sull’affitto del capannone di via Faentina al canone annuale di 95.370 euro, attrezzato semplicemente a deposito: con tale somma, un magazzino anche più attrezzato tecnologicamente si acquista in pochi anni;    
    sull’elenco dei crediti ritenuti esigibili, pari a 4.444.050 euro, di cui 946.366 anteriori al 2011, distanza di tempo che, in questo settore, ne fa apparire rara l’esigibilità, tra cui 327.696 non verso “clienti” ma “verso altri” (vi è compreso il recupero, largamente improbabile, del danno subito col viaggio in Africa annullato?)."

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Deficit Ravenna Manifestazioni, Ancisi (Lpr): "Ecco dove sono i buchi"

RavennaToday è in caricamento