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Elezioni, candidati a confronto: "Il turismo naturista va rilanciato"

Mancava solo Massimiliano Alberghini questa mattina alla libreria Feltrinelli. E tutti gli aspiranti alla carica di sindaco presenti si sono trovati d'accordo su un punto: il turismo nudista a Lido di Dante va promosso.

Mancava solo Massimiliano Alberghini (Lista per Ravenna e Lega Nord) al confronto tra candidati sul tema del naturismo, in programma questa mattina alla libreria Feltrinelli.
Al tavolo con Jean-Pascal Marcacci, presidente di Aner (Associazione naturista emiliano-romagnola) e autore del libro “Storia del naturismo” (Edizioni del Girasole), sedevano, rigorosamente in ordine alfabetico, Maurizio Bucci (La Pigna), Michele De Pascale (centrosinistra), Michela Guerra (CambieRà) e Raffaella Sutter (Ravenna In Comune).

E tutti gli aspiranti alla carica di sindaco presenti si sono trovati d’accordo su un punto: il turismo naturista a Lido di Dante va rilanciato.
“Per anni – ha ricordato Marcacci – il consiglio comunale di Ravenna ha sostenuto e permesso una civile convivenza, alla Bassona, tra nudisti e non. Avevamo una situazione che era d’esempio per tutta Europa, fino ad arrivare alla legge 16 del 2006. Poi, negli ultimi dieci anni, c’è stato l’abbandono totale”.
Il periodo è quello, ovviamente, delle amministrazioni Matteucci, in cui, secondo Marcacci, si è cercato ogni cavillo per cacciare i naturisti dalla Bassona: “dall’impossibilità di installare servizi igienici fino alla mancanza di un servizio di salvataggio, per arrivare alla nidificazione del fratino. Peccato che, informandomi, abbia scoperto che questo uccellino si riproduce tra aprile e maggio, mentre l’ordinanza vieta l’accesso fino al 15 luglio”.

La parola è poi passata ai candidati. In una lettera, l’assente Alberghini si è dichiarato disponibile ad “approfondire l’argomento”.

Maurizio Bucci (Lista civica La Pigna) ha puntato il dito contro la gestione del turismo messa in atto da Fabrizio Matteucci. “Non si fa turismo con le ordinanze, ma con una visione di lungo periodo. Per quanto mi riguarda, se fossi sindaco individuerei nella zona la possibilità di realizzare tutti i servizi necessari e incentiverei la ricettività”.

Michele De Pascale (Pd, Pri, Sinistra per Ravenna, Ama Ravenna, Idv, Insieme per cambiare, Ravviva Ravenna) ha preso le distanze dalla politica di Matteucci. “Prima di tutto bisogna combattere con durezza il giudizio moralista che ha caratterizzato gli ultimi anni. E’ mia intenzione lavorare con gli operatori economici per elaborare un progetto insieme a loro. L’area naturista va recuperata”.

Michela Guerra (CambieRà) ha rassicurato i naturisti sulla sua distanza dall’ambientalismo integralista. “Credo si possano unire tutela dell’ambiente e servizi. Sono sicura che si possa trovare la strada per garantire rispetto e pulizia. E lungi da me l’idea di ghettizzare i naturisti”.

Raffaella Sutter (Ravenna in Comune) ha sottolineato come “tutti i problemi fin qui presentati, da quello del salvataggio ai servizi igienici e alla raccolta dei rifiuti, mi sembrano risolvibili. Anche perché sono comuni a tutte le spiagge libere. Su come ampliare la fascia di spiaggia in cui praticare il naturismo, proviamo anche a guardare quello che è stato fatto altrove”.

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