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Elezioni a Castel Bolognese, Enzo Minardi: "Fumo sull’acqua, i misteri dell’acqua a Castello"

"Gli inconvenienti sono quindi tanti, problemi per gli elettrodomestici, necessità per i castellani di ulteriori spese per l’acquisto di acqua minerale per bere (3 /400 euro a famiglia) con ovvio aumento dei rifiuti in plastica"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"L’acqua del nostro comune proviene quasi esclusivamente da falde profonde, quindi è molto calcarea, dura. La durezza dell’acqua nel nostro comune raggiunge e talora supera i valori massimi consigliati di 50.F, contro i circa 20 di Faenza, Brisighella, Casola, con un residuo fisso dovuto al calcare intorno ai 690 milligrammi per litro.  L’acqua di Castello generalmente ha cattivo sapore che la rende meno bevibile. Gli inconvenienti sono quindi tanti, problemi per gli elettrodomestici, necessità per i castellani di ulteriori spese per l’acquisto di acqua minerale per bere (3 /400 euro a famiglia) con ovvio aumento dei rifiuti in plastica. Oltre al ricorso massiccio da parte delle famiglie a filtri e ad addolcitori. La bolletta dell’acqua invece non è mai dolce.

L’ovvio sarebbe stato l’allacciamento all’acquedotto di Ridracoli, come nel caso della vicina Faenza, anche perché in caso di siccità una unica fonte di approvvigionamento rischia di mettere in seria difficoltà le risorse idriche castellane. Faenza attinge da Ridracoli e dal Canale Emiliano Romagnolo attraverso un potabilizzatore, acqua abbondante, costi contenuti. Il risparmio per le famiglie castellane sarebbe evidente. L’Amministrazione Morini riuscì già prima del 2009 ad ottenere l’inserimento del potabilizzatore e il collegamento al vicino CER nel piano di investimenti Hera. L’Amministrazione Bambi promise di incalzare, questo bastava perché l’investimento su Castelbolognese era stato inserito nel piano di Hera, perché queste opere fossero realizzate quanto prima. Risultati, potabilizzatore e allacciamento al CER sono spariti dal piano di investimenti Hera, ma rientrati nel programma elettorale della Lista di Meluzzi. A questo punto ogni buon castellano potrebbe legittimamente sentirsi preso in giro. Sorge consentita la domanda, ma se Meluzzi assessore dell’Amministrazione Bambi se l’è dormita, si sveglierà improvvisamente da sindaco? Domanda legittima. Tanto per la cronaca, il finanziamento previsto per Castelbolognese è finito ad Alfonsine.

Ora qualche genio vorrebbe realizzare in alternativa un collegamento con una condotta lunga alcuni chilometri col laghetto di Bubano a cura del Conami. Questo dimostra ancora di più il dilettantismo e il clientelismo di questa amministrazione, coinvolgendo un altro ente in mano al PD nel tentativo di realizzare un’opera assurda. Il CER è vicinissimo, invece si progetta di intubarsi a un laghetto di acqua tutto sommato stagnante e con il rischio di prosciugamento in caso di siccità grave. Non basta dichiararsi comune virtuoso per il solo fatto di non spendere. Non basta essere solerti a deliberare la TASI per primi in modo che i castellani paghino a giugno e il resto d’Italia a settembre. Un’Amministrazione virtuosa sostiene le famiglie, fa da collante sociale, cura la viabilità e si impegna per tutti i cittadini. Meluzzi è la continuità con un gruppo di dilettanti preoccupati solo di accontentare lobby e clientele di parte, il tutto sempre nel silenzio e nella disinformazione grave. Il 25 maggio si vota e i castellani sappiano come e per chi vanno a votare! Noi di Cambiamo Insieme abbiamo fatto le nostre proposte, oltre a smascherare le omissioni di un’Amministrazione che vorrebbe perpetuarsi all’infinito. E’ inimmaginabile una Castelbolognese dopo cinque anni di amministrazione Meluzzi! A tutto questo bisogna dire basta".

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