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Verso le elezioni comunali di Ravenna, il Pri: "Pronti a sostenere liste civiche"

I repubblicani sottolineano "come il candidato a sindaco sia stato individuato dal Pd con una modalità tesa unicamente a risolvere i problemi interni a quello stesso partito"

"Se il Pd, ravennate e regionale, non saprà rispondere agli elementi che indichiamo con proposte all’altezza della situazione", i Repubblicani di Ravenna sono pronti a presentare liste dell'Edera, "aperte anche all'apporto e al supporto delle sensibilità laiche e civiche presenti nel territorio, che propongano alla città un proprio candidato a sindaco". Iniziano le grandi manovre in vista delle prossime elezioni comunali per il capoluogo di Ravenna.

Lunedì si è riunita a San Pietro in Vincoli la direzione del Pri di Ravenna. I repubblicani sottolineano "come il candidato a sindaco sia stato individuato dal Pd con una modalità tesa unicamente a risolvere i problemi interni a quello stesso partito ed in modo totalmente avulso dalla coalizione, ignorando una metodologia di condivisione. Questo rappresenta un grave vulnus che, allo stato, mina sia il confronto sia l'alleanza". 

Per gli esponenti dell'Edera bizantina è necessario "un cambio significativo di passo nella gestione dell’amministrazione comunale e che occorra finalmente dare priorità al decoro della città, alla manutenzione del territorio, alla definizioni delle occasioni di sviluppo economico e di crescita occupazionale. Occorre anche e soprattutto un significativo mutamento nella “governance” delle istituzioni locali".

"Le prossime elezioni amministrative devono essere l’occasione per ridefinire almeno quattro ormai non rinviabili questioni: le collettività locali devono finalmente riappropriarsi del ruolo di governo della sanità  ed occorre dunque una nuova legge regionale che ridefinisca le modalità di partecipazione delle medesime collettività ai momenti decisionali delle Ausl, a cominciare dalla Ausl della Romagna, partendo dalle scelte che riguardano gli ospedali".

Inoltre, aggiungono, "occorre individuare nuovi strumenti per favorire sul piano istituzionale l’aggregazione ed il protagonismo della Romagna, superando il concetto di “area vasta” e proponendo il superamento definitivo delle Provincie e la creazione della Città Metropolitana della Romagna". E' necessario un impegno di tutta la collettività ravennate per salvaguardare e mantenere l’autorità portuale ravennate; ed un impegno a rivedere i contenuti del Pair 2020  in merito al “saldo zero” per l’industria, alle eccessive misure restrittive previste nei confronti del comparto agricolo e alle misure relative ai centri cittadini e alla limitazione del traffico all’interno dei centri abitati". Per il Pri "il futuro di Ravenna si gioca e si deve giocare, dunque, sul piano delle scelte programmatiche di governo del territorio, ma anche di un nuovo ambiente istituzionale più utile ed efficiente di quello attuale. Questa è la partita che va giocata". 

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