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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Festa in Piazza Unità d’Italia per De Pascale: "Sarò il sindaco di tutti"

De Pascale abbandonera' anche il suo ruolo di segretario provinciale del Partito democratico, il suo successore dovrebbe arrivare gia' a luglio, senza congresso, scelto, dall'assemblea del partito

Festa in Piazza Unità d’Italia per il neo eletto sindaco di Ravenna, che ha ringraziato tutti i cittadini che l'hanno votato con un brindisi. Lunedì pomeriggio c'è stato il passaggio di testimone col primo cittadino uscente Fabrizio Matteucci, che ha ceduto le "chiavi" di Palazzo Merlato, consegnando la fascia tricolore. Accompagnato dal suo predecessore, ha fatto un primo tour del municipio, tenendo anche i primi colloqui informali con i dirigenti. De Pascale si insediera' ufficialmente tra martedì e mercoledì.

E ha intenzione di avere "operativa" la sua squadra entro fine mese. Sarà un "mix di competenze maturate fuori e dentro l'amministrazione", ha annunciato. Tra le probabili conferme quelle degli assessori Roberto Fagnani, che sostitui' ai Lavori pubblici Enrico Liverani, candidato sindaco tragicamente scomparso lo scorso novembre in un incidente e al quale il partito ha dedicato la vittoria al ballottaggio; e Massimo Cameliani, che ha incassato un alto numero di preferenze. Passaggio di testimone interno al Partito repubblicano, invece, per il ruolo di vicesindaco: lascia Giannatonio Mingozzi ed entra il segretario dell''Edera, Eugenio Fusignani.

La festa di De Pascale in Piazza Unità d'Italia (foto di Massimo Argnani)

De Pascale ha ragionato anche sul contesto politico che lo ha visto trionfare. A livello italiano il centrosinistra ha registrato "dati molto negativi", anche se a Ravenna essere andati al ballottaggio con la Lega Nord e il centrodestra, e non contro il Movimento 5 Stelle, assente per mancata certificazione, "e' stato un elemento di vantaggio". Michela Guerra e la sua lista civica Cambiera' hanno ottenuto un "risultato importante raccogliendo i consensi del Movimento 5 Stelle i cui elettori sono consapevoli".

In consiglio comunale saranno tre i consiglieri, oltre Guerra con ogni probabilita' Marco Maiolini e Samantha Tardi. Comunque secondo De Pascale, confortato da quanto avvenuto da un lato a Bologna e Milano, e dall'altro a Roma e Torino, se "il centrosinistra e il centrodesta si presentano alle urne compatti e' piu'' facile che abbiano la meglio sul Movimento per andare al secondo turno". Ma a preoccupare di piu' il neo primo cittadino e' l''astensione. Per il ballottaggio si sono infatti recati ai seggi solo il 53,75% degli elettori ravennati, contro il 61,28% del primo turno.

Di fronte a questa "moria" di elettori occorre, ha sottolineato De Pascale, "lavorare con tutte le energie, non a parole, per rimotivare i ravennati". Fondamentale da questo punto di vista provare a risolvere tre "emergenze" su cui si concentrera'' inizialmente l''attenzione. A partire dalla stagione balneare, scattata con il freno a mano tirato tra maltempo e mareggiata di qualche giorno fa. "Metteremo a punto a breve - ha promesso De Pascale - un intervento urgente di sostegno agli operatori". L''agenda contiene poi la vertenza Versalis: il primo atto da sindaco sara'' infatti convocare a Palazzo Merlato le sigle sindacali per continuare la collaborazione gia'' avviata.

Infine il porto, con la richiesta di un incontro al ministro competente, Graziano Delrio, per il progetto di escavo dei fondali che sara' pronto entro la fine dell''anno. Insomma "c''e' tanto da fare", senza tralasciare l''insediamento del consiglio comunale, con il presidente che dati i 16 consiglieri dem dovrebbe essere appannaggio di via della Lirica; e il tema del rinnovo della Provincia, anche in vista della riapertura dell''anno scolastico. De Pascale abbandonera' anche il suo ruolo di segretario provinciale del Partito democratico, il suo successore dovrebbe arrivare gia' a luglio, senza congresso, scelto, dall'assemblea del partito. "Non si puo' perdere nemmeno un minuto. Oggi - ha concluso termina la stagione delle polemiche, saro' il sindaco di tutti, il che non e' compatibile con la guida di un partito". (fonte Dire)

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