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False cooperative e imprese, il Pd studia 20 indicatori per riconoscerle

Luca Sabattini ha spiegato che il documento non intende essere solo uno studio, ma anche una proposta di lavoro che coinvolga non solo i soggetti preposti ai controlli

Nella sede provinciale del Partito democratico di Ravenna è stat presentata la relazione finale della Commissione speciale di studio della Regione Emilia-Romagna sulle ‘false cooperative’. Il documento è stato illustrato dal presidente e dal vicepresidente della commissione, rispettivamente Luca Sabattini e Gianni Bessi, consiglieri del Pd.

Per contribuire alla lotta contro le coop spurie la Regione ha messo a punto un documento che contiene tutti gli elementi necessari a definire, grazie all’utilizzo delle banche dati accessibili, gli indicatori quantitativi e qualitativi potenzialmente rivelatori della presenza di una cooperativa falsa. Lo stesso procedimento può essere applicato anche alle false imprese.

Luca Sabattini ha spiegato che il documento non intende essere solo uno studio, ma anche una proposta di lavoro che coinvolga non solo i soggetti preposti ai controlli. "Abbiamo concordato su venti indicatori grazie ai quali è possibile individuare quando una cooperativa può essere definita spuria. Alcuni indicatori sono qualitativi e altri quantitativi. Il punto di arrivo è avere una stringa di informazioni che non siano rivolte solo gli organi di controllo, ma siano ‘open’. E su questo costruire un’alleanza per contrastare il proliferare di queste forme spurie di cooperazione". Dal canto suo Gianni Bessi ha insistito sul fatto che la relazione debba essere divulgata in modo da sostenere le imprese e le cooperative sane e controbattere quelle che invece operano nella distorsione della concorrenza e salariale.

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