Finanziamento negato agli alloggi dei padri separati, la Lega interroga

"La Regione deve darci spiegazioni al più presto, sui motivi per cui si è negato il finanziamento al bellissimo progetto della parrocchia di Pieve Cesato, che prevedeva la costruzione di 11 alloggi per i padri separati". A chiedere che l’istituzione di viale Aldo Moro faccia luce al più presto, è il consigliere regionale Ln, Andrea Liverani, pronto a depositare un’interrogazione in Assemblea legislativa. Perché il progetto presentato dalla parrocchia di monsignor Santandrea aveva messo in campo un progetto (per un totale di 335mila euro) “utilissimo”, a giudizio del Carroccio.

«Attingendo dai fondi dell’8 per mille e della curia, per riqualificare i locali adiacenti alla parrocchia stessa, risistemando una canonica fruibile dai bambini e creando 11 alloggi destinati a padri separati – ricorda Liverani -. Molti dei quali, come sappiamo, faticano ad arrivare alla fine del mese Serviva un ultimo sforzo e la parrocchia ha richiesto un contributo regionale, per completare l’opera (portata avanti interamente con risorse proprie; ndr), ma se l’è visto negare.» Nella parte riguardante gli 11 appartamenti destinati ai padri separati. La Lega, peraltro, si è sempre dimostrata sensibile alla questione: nella Lombardia governata da Roberto Maroni, è stato varato un apposito provvedimento, ed anche in Emilia-Romagna è allo studio un progetto di legge che avrà come primo firmatario il consigliere Ln, Daniele Marchetti.

«La nostra idea – conclude Liverani – è quella di portare avanti la nostra battaglia in difesa dei padri separati, ma anche quella di appoggiare, nella fattispecie, l’idea di monsignor Santandrea, che cercheremo di avvallare nelle sedi istituzionali, per fare cambiare rotta all’Amministrazione regionale. Anche se, prima di tutto, chiederemo alla Giunta Bonaccini di motivare il proprio rifiuto a finanziare il progetto di Pieve Cesato.»