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Olio a rischio contraffazione, impegno bipartisan: "Vittoria della Lega"

"La Giunta Bonaccini non può fare finta di niente - afferma il consigliere regionale Pompignoli -. Le nostre eccellenze vanno tutelate"

Passano in commissione II gli impegni della Lega Nord contro il rischio contraffazione e contaminazione dell’olio romagnolo. Il Pd ha votato a favore, convergendo sulle conclusioni del Carroccio. Sostiene il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli: "Si tratta di uno sforzo che premia i nostri produttori e una vittoria per i territori. La Giunta Bonaccini non può fare finta di niente. Le nostre eccellenze vanno tutelate". "Dopo la figuraccia in Europa, il Pd in Regione ci mette una toppa e converge sulla necessità di tutelare i nostri produttori oleari dall’invasione tax free di olito tunisino. Una risoluzione, quella approvata in Commisisone II e condivisa da tutta l’opposizione con la sola astensione del Pd nel blocco del dispositivo, che chiede negli impegni finali di intensificare i controlli a tutela del made in Italy scongiurando il rischio contraffazione", aggiunge l'esponente del Carroccio.

"Tracciabilità e trasparenza le parole chiave - commenta Pompignoli, primo firmatario della risoluzione che il Carroccio aveva depositato più di un mese fa dopo l’ok in commissione europea del regolamento che apre le porte all’olio tunisino esentasse - l’impegno che questa Giunta si assume è quello di attivarsi affinché si tutelino gli interessi del settore olivicolo-oleario emiliano romagnolo dopo l’ok di Bruxelles all’immissione nel mercato europeo di un contingente tariffario senza dazio unilaterale di 35mila tonnellate di olio tunisino all’anno, in aggiunta alle attuali 56.700 tonnellate già previste dall’accordo di associazione UE-Tunisia. Quello che vogliamo scongiurare a questo punto è la minaccia di contaminazione di un prodotto, come quello romagnolo, frutto di una filiera d’eccellenza, varietà d’ulivi e tradizioni radicate".

Sul tema Manuela Rontini, consigliere regionale Pd, ha depositato una risoluzione in Regione, sottoscritta anche da altri colleghi del Pd e di Sel ed approvata oggi dalla Commissione Politiche Economiche. “Sottolineiamo innanzitutto che ciascuna modifica dei meccanismi che regolano l’interscambio di prodotti agricoli, anche a seguito di interventi di sostegno a favore di Paesi interessati da gravissime crisi di carattere politico, economico e umanitario, deve comunque essere valutata e contestualizzata sotto diversi punti di vista, per evitare che possa provocare significativi problemi a specifici comparti produttivi”.

“Per noi conta primariamente tutelare la qualità dei prodotti made in Italy; in Emilia-Romagna ci sono circa 3.100 ettari di oliveti in produzione, pari allo 0,27% del totale nazionale, e si contano due denominazioni di olio d’oliva Dop: Brisighella e Colline di Romagna. – riporta Rontini – L'olio d'oliva di alta qualità emiliano-romagnolo va quindi promosso anche con l’obiettivo di sostenere una coltura caratterizzata da una forte valenza ambientale e paesaggistica e in grado di favorire la permanenza di una agricoltura sostenibile anche in zone marginali di collina. Rivolgiamo quindi alla Regione l’invito a sollecitare il Governo italiano per approvare un accordo con le autorità tunisine che preveda tutte le clausole necessarie a garantire la massima tracciabilità del prodotto importato e a evitare la saturazione del mercato oltre alle frodi e contraffazioni”.

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