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Il consiglio comunale si infiamma sulle società partecipate. L'assessore: "Dalla holding sono vantaggi"

Il Consiglio comunale di Ravenna ieri pomeriggio ha affrontato, attraverso una presa d'atto, la deliberazione della Corte dei conti in materia di controllo pubblico delle società partecipate

Un rilievo "di natura formale" su Acqua ingegneria e l'apertura al confronto, ma saldi nelle posizioni, sui rilievi relativi anche a Sapir, Start Romagna, Amr e Angelo Pescarini. "Ragionando sulle specifiche situazioni ed evoluzioni, ed evitando ogni contrapposizione". Il Consiglio comunale di Ravenna ieri pomeriggio ha affrontato, attraverso una presa d'atto, la deliberazione della Corte dei conti in materia di controllo pubblico delle società partecipate e l'assessore competente Giacomo Costantini ha sottolineato il "riconoscimento" che viene dato dell'operato di Ravenna Holding, l'ok al piano del contenimento dei costi e di riduzione delle indennità. Per poi entrare nello specifico dei rilievi.

Quello su Acqua ingegneria è "di natura formale, la sezione interpreta come non pura la Holding e apriamo il confronto sull'interpretazione". Di certo, prosegue, Acqua ingegneria "ha portato un sostegno fondamentale sulle progettazioni Pnrr e la presenza della Holding è in termini di funzionalità e risparmio". Dunque "dalla partecipazione non c'è nessun danno, ma solo vantaggi per i soggetti pubblici" e anche Anac, aggiunge, "ha confermato l'iscrizione della Holding nell'elenco delle società affidatarie di servizi inhouse". Per le altro quattro società, "il Comune è impegnato in un confronto entro il primo semestre con gli altri soci, non potendo decidere autonomamente".

Per Sapir si "riconosce che è partecipata e non controllata, per questo ha nove componenti nel consiglio di amministrazione". Dunque "non c'è controllo pubblico", la società è "strategica e c'è un peso rilevante dei privati", ma vi sarà un adeguamento se necessario perché la giurisprudenza non è univoca Per Start Romagna, continua l'assessore, occorrerebbe aspettare la fusione con Seta e Tper, "valutare l'evoluzione e aggiornarsi alla prossima ricognizione"; per Amr sono stati "adottati tutti gli istituti previsti", mentre per Angelo Pescarini, conclude, "si valuta la possibilità di passare al controllo".

Alberto Ancarani di Forza Italia individua quello che per lui è il tema: l'assenza di controllo pubblico è sfruttata dal pubblico per "esercitare come fosse privato in una serie di attribuzioni, come le assunzioni senza concorso". E l'opposizione boccia questo "uso delle partecipate come grimaldello per il clientelismo elettorale". La deliberazione consigliare di presa d'atto è richiesta dalla Corte dei conti ed è "irrituale, ma li ringraziamo per questo", commenta Veronica Verlicchi della Pigna: la Holding serve, taglia corto, "per mettere a sedere persone a voi gradite. L'arringa difensiva dell'assessore stride". A Forlì sui compensi nella Holding, prosegue, "ci sono state condanne, a Ravenna non è reato". Però "ora la Corte dei conti entra a gamba tesa, state amministrando in maniera arrogante, mi auguro serva da lezione".

Per Renato Esposito di Fratelli d'Italia il controllo pubblico "non può essere messo in discussione": il consigliere chiede dunque conto del numero dei componenti dei vari consigli di amministrazione. Mentre Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna è inferocito per il parere tecnico contrario ai suoi emendamenti, essendo inemendabile la presa d'atto. Emendamenti poi respinti con 17 voti contrari, sei favorevoli e un astenuto. "La situazione sostanziale, assieme ad Acqua ingegneria - entra nel merito il civico - è quella di Sapir: partecipata al 65% da Comune, Holding e Regione, non può agire come società privata". Con le partecipate delle partecipate, aggiunge, l'elenco arriva a "27 mangiatoie, dove neanche per disgrazia ci capita uno non indicato dalla maggioranza". Infine Giacomo Ercolani della Lega sottolinea: "Valuteremo con la revisione di fine anno se il Comune si è comportato correttamente, il perimetro delle partecipate è troppo espanso".

Lorenzo Margotti per il Partito democratico "tranquillizza" l'opposizione: "Nessun sistema, il modello delle partecipate è virtuoso e lo dice anche la Corte dei conti". C'è "un normale rapporto con gli enti di controllo" e da parte dell'opposizione "c'è stata strumentalizzazione". La presa d'atto viene approvata all'unanimità, non vota Ancisi. (Dire)

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