Il deputato 5 stelle Cafiero De Raho visita le zone alluvionate di Faenza
In tale occasione, sarà possibile firmare la petizione a sostegno del salario minimo e quella contro l’autonomia differenziata
Sabato 7 ottobre in Piazza del Popolo a Faenza, dalle ore 9:00 alle ore 12:00, i 5 stelle incontrano i faentini. In tale occasione, sarà possibile firmare la petizione a sostegno del salario minimo e quella contro l’autonomia differenziata. L’appuntamento prevede anche la partecipazione, in tarda mattinata, del deputato 5 Stelle Federico Cafiero De Raho, già Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo che al termine della mattinata visiterà le zone di Faenza maggiormente colpite dall’alluvione.
"In questa occasione inoltre, ma solo per chi è già iscritto al Movimento, si potrà aderire al Gruppo territoriale della Romagna Faentina, divenendo così parte attiva nello scambio e nel confronto sulla vita politica interna del Moimento nella propria comunità locale. Ciascun Gruppo avrà il compito di favorire la discussione, il confronto e lo scambio di idee politiche tra tutti gli iscritti, sviluppando iniziative e progetti da proporre al Comitato nazionale del Movimento, promuovendo la diffusione dei programmi e delle attività dei 5 Stelle e organizzando eventi politici sia locali che nazionali".
"Si tratta di un’opportunità per quanti ritengono giusto elevare il salario minimo legale a 9 euro l’ora andando così ad aumentare da subito lo stipendio a 3,6 milioni di lavoratori che si trovano ora in una situazione di povertà; scelta che vede finalmente compatte le opposizioni - spiegano dal M5S - L’autonomia differenziata invece, è l’attribuzione, alle Regioni che ne fanno richiesta, di maggiori poteri legislativi da parte dello Stato che possono riguardare materie importantissime per i cittadini come salute, scuola, trasporti, ricerca, energia. Questa scelta che consentirebbe, tra l’altro, alle Regioni di trattenere una parte del proprio gettito fiscale, andrebbe ad incrementare la separazione tra Nord e Sud con conseguente ulteriore riduzione dei servizi di base nei territori più poveri. Proposta ritenuta inaccettabile dal Movimento 5 Stelle, perché non prevede le risorse necessarie a finanziare servizi omogenei su tutto il territorio nazionale, perché mette fuori gioco il Parlamento, perché contrasta con gli obiettivi del Pnrr; quindi perché costringerebbe i cittadini a trasmigrare nelle regioni più ricche alla ricerca di posti di lavoro, di salari migliori, di una sanità all’avanguardia, di servizi più efficienti".