rotate-mobile
Politica

Aule inutilizzate, il caso della porzione di liceo Scientifico di via Battisti

Sul caso della sede storica del liceo scientifico di via Battisti interviene il consigliere provinciale dell'Udc, Gianfranco Spadoni

"Sono trascorsi nove anni e la porzione d’ immobile ceduta dall’Ordine dei Cappuccini alla Provincia è ancora completamente ferma allo stato della compravendita". Sul caso della sede storica del liceo scientifico di via Battisti interviene il consigliere provinciale dell'Udc, Gianfranco Spadoni. "Nell’anno 2004 l’Amministrazione provinciale per affrontare le esigenze dovute all’incremento delle classi del liceo scientifico approvò l’acquisto di una porzione di immobile di proprietà dell’ente morale dei Frati Minori Cappuccini (storico ordine presente a Ravenna da oltre quattro secoli)  situato in via Oberdan  nelle adiacenze del liceo", ricorda Spadoni.

"Con tale intervento del costo di un milione e 700 mila euro, la sede storica del liceo scientifico ubicato in via Battisti angolo via Oberdan, doveva avere risolto i problemi logistici evitando in questo modo il pagamento di affitti di aule presso altre sedi, come, peraltro, avviene tuttora non solo per questo istituto. In pratica di tale progetto organizzativo legato all’investimento fatto, nulla si è realizzato e, soprattutto, nonostante che in questo lungo periodo non vi siano stati vincoli restrittivi come il Patto di stabilità e leggi specifiche come la spending review, sono trascorsi nove anni e la porzione d’ immobile ceduta dall’Ordine dei Cappuccini alla Provincia è ancora completamente ferma allo stato della compravendita", continua l'esponente dell'Udc.

"Evidente da parte dell’ente di piazza dei Caduti la carenza di monitoraggio e di organizzazione delle iscrizioni agli istituti superiori, così come appare palesemente in difetto la programmazione dell’edilizia scolastica in tutti questi anni per fare fronte alle esigenze a medio e lungo termine. Da questa situazione emerge a tutto tondo come l’ente, all’epoca dell’acquisto si sia indebitato ulteriormente con l’assunzione di un nuovo mutuo per un’operazione immobiliare sbagliata e in perdita, e che, oltretutto, non ha raggiunto lo scopo primario di soddisfare le esigenze di aumentare l’offerta di nuove aule", aggiunge Spadoni.

"Un investimento il cui unico vantaggio prodotto in favore dell’ente consiste nella riscossione di un modesto canone di affitto per un’area di pertinenza dell’immobile in questione oggi in locazione  all’Automobile Club Italia - continua il consigliere provinciale -. Di fatto la scelta compiuta nel 2004 ha solo creato in tutti questi anni spese inutili e infruttuose con un immobile non valorizzato nemmeno in minima parte. L’argomento in oggetto, poi, richiama direttamente un tema più generale di edilizia scolastica con situazioni davvero paradossali come quella, ad esempio, del liceo classico le cui aule sono sparse ormai su tutto il perimetro cittadino".

Spadoni "chiede ragione di questa mancata scelta di sistemazione delle aule scolastiche conseguente all’acquisto del fabbricato, e inoltre s’invita a chiarire le intenzioni della giunta rispetto a questa porzione di immobile in un quadro complessivo di edilizia scolastica. Inoltre si chiede se la giunta valuti una possibile vendita o un’altra opzione, realizzabile solo con il necessario cambio di destinazione d’uso; più in generale, come l’esecutivo intenda affrontare l’organizzazione del Piano  scolastico provinciale e le conseguenti esigenze edilizie delle scuole superiori".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aule inutilizzate, il caso della porzione di liceo Scientifico di via Battisti

RavennaToday è in caricamento