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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

L'opposizione unita chiede che la Conferenza dei capigruppo non avvenga più in seduta segreta

Dopo il "caso Molducci": "Le funzioni della Conferenza sono peraltro di esclusivo interesse generale, in quanto attengono totalmente all’organizzazione delle attività del consiglio".

Il consiglio comunale di Ravenna sarà chiamato entro breve a discutere e ad approvare una proposta di deliberazione sottoscritta da tutti i capigruppo di opposizione su iniziativa del consigliere Alvaro Ancisi, con la quale si intende modificare radicalmente la normativa della Conferenza dei capigruppo, che si vorrebbe diventasse pubblica. Una richiesta che segue il "caso Molducci", lo scontro verbale tra la Presidente del Consiglio e i capigruppo Ancisi e Ancarani avvenuto proprio durante una seduta della Conferenza.

“Tale Conferenza – spiega il documento firmato da Ancisi (Lista per Ravenna), Alberghini (Gruppo Alberghini), Ancarani (Forza Italia), Bucci (La Pigna), Gardin (Lega Nord), Guerra (CambieRà), Sutter (Ravenna in Comune) -  ha come membri effettivi i capigruppo stessi, il sindaco e il Presidente del Consiglio. Il regolamento consiliare dispone al riguardo che essa sia convocata in seduta segreta, salvo che per l’esercizio di funzioni di rappresentanza, evento altamente improbabile, finora mai verificatosi.  Al contrario, le 10 commissioni consiliari permanenti sono pubbliche. Ciò significa che possono assistervi i cittadini e i rappresentanti della stampa.

La nozione di massima trasparenza - come di “una casa di vetro” - che si sta imponendo nelle amministrazioni pubbliche, tanto più in quelle più prossime ai cittadini quali sono i Comuni, suggerisce però, secondo l’opposizione unita, che gli organismi rappresentativi delle assemblee elettive, che non hanno funzioni di governo esecutivo, debbano essere totalmente aperte alla cittadinanza. Le funzioni della Conferenza sono peraltro di esclusivo interesse generale, in quanto attengono totalmente all’organizzazione delle attività del consiglio e dei consiglieri. Non è nemmeno possibile che vi si possa discutere argomenti su cui è d’obbligo la riservatezza, come quelli comportanti “apprezzamento del comportamento, della moralità e dello stato di salute di persone o quando la pubblicità dell’adunanza può arrecare danno agli interessi del Comune o enti ad esso collegati” che impongono di convocare eccezionalmente in seduta segreta le commissioni consiliari permanenti  (anche questo mai successo).

Tuttavia, la proposta non è solo che la Conferenza dei Capigruppo sia convocata in seduta pubblica, ma che ad essa si applichino le garanzie di trasparenza già disposte dal regolamento per le commissioni consiliari permanenti nel modo seguente: “Sono rese pubbliche, in apposita sezione del sito istituzionale, le registrazioni audio delle riunioni, per un periodo di 30 giorni, a partire dalle ore 13 del giorno lavorativo seguente la seduta. Tali registrazioni audio non sono oggetto di successiva archiviazione. Nella medesima sezione del sito internet vengono altresì resi disponibili i verbali delle sedute successivamente alla loro formale approvazione”.

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