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Lavoro femminile, de Pascale promette: "Interverremo sulle disparità salariali"

"In Emilia-Romagna le donne hanno uno stipendio medio mensile inferiore di € 302 a quello degli uomini" rileva il candidato sindaco del centrosinistra.

"Entro i cinque anni garantiremo equità di trattamento e parità di rappresentanza nelle professioni pubbliche e nelle partecipate. Ogni anno promuoveremo un'analisi che, in continuità con il Bilancio di Genere, permetta di intervenire sulle disparità salariali a partire dalla stessa amministrazione".
Punta sull'elettorato femminile l'ultimo intervento del candidato sindaco del centrosinistra Michele de Pascale, che parla di occupazione femminile. "Più donne entrano nel mercato del lavoro, maggiore è la crescita economica, più alto è il tasso di crescita demografico di una città. Il lavoro delle donne è un fattore decisivo di crescita perché garantisce più ricchezza alle famiglie. La qualificazione delle donne nel mondo del lavoro non costituisce solo un problema etico, ma una necessità economica".

"Favorire l'ascesa delle donne alle posizioni di vertice è urgente per assicurare una crescita sostenibile dell'economia. A Ravenna - prosegue de Pascale - le donne continuano a essere sottorappresentate in tutte le posizioni apicali negli enti a partecipazione pubblica (7 donne su 31 presidenti).  In Emilia-Romagna le donne hanno uno stipendio medio mensile inferiore di € 302 a quello degli uomini, differenza che aumenta a 509 euro per le dirigenti, a 391 euro per i quadri, scende a 261 euro per le impiegate per risalire a 318 euro per le operaie. Dunque più alto è il livello professionale, maggiore è la differenza di reddito uomo/donna.
Nel lavoro dipendente, le donne guadagnano in media il 22% in meno degli uomini. Il reddito da lavoro autonomo delle donne è inferiore in media a quello degli uomini di quasi la metà (46,8%). Per quanto riguarda le pensioni, le donne guadagnano mediamente quasi il 26% in meno rispetto agli uomini.
Contro il maschilismo imperante delle destre e di Alberghini, il quale non si è nemmeno degnato di presentarsi al confronto tra i candidati presso la Casa delle donne e accoglie nella sua coalizione figure politiche che si sono da sempre distinte per le offese verso le donne, noi riteniamo che questo divario di genere debba essere subito colmato".

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