Famiglia faentina in difficoltà dopo l'incendio della casa, la Lega: "Cittadini scavalcati da stranieri e nomadi"

"La casa di una famiglia di Faenza è andata a fuoco, ma per il suo nucleo familiare (composto anche da tre figli, tra i quali una ragazza minorenne con sindrome di Down) non c’era spazio, nelle abitazioni di “emergenza” che il Comune dovrebbe riservare per questi casi. Per di più, nel momento in cui il sindaco ha firmato l’ordinanza di inagibilità dell’immobile, ha omesso di dare comunicazione ai servizi sociali, nonostante fosse coinvolta una minorenne disabile". Un episodio che ha fatto andare su tutte le furie il consigliere regionale Lega Nord, Andrea Liverani, ed il capogruppo in consiglio comunale Gabriele Padovani.

"La famiglia in questione si è rivolta a noi, ed insieme siamo andati a parlare con l’assistente sociale, per capire cosa concretamente si poteva fare – spiegano Liverani e Padovani –. Soltanto a quel punto (forse per il timore di finire sui giornali) qualcosa si è mosso, nella macchina comunale". La famiglia è stata accolta provvisoriamente in un Bed & Breakfast e, successivamente, in un’abitazione. Ma il fatto ha lasciato il segno, in quanto "ancora una volta, le istituzioni si sono mosse, ma soltanto dopo che sono state incalzate da noi dell’opposizione", dicono Liverani e Padovani.

"Dobbiamo, tuttavia, constatare che la giunta Malpezzi continua a fare venire i cittadini faentini dopo gli ultimi arrivati (gli stranieri e i Rom, in particolare) - proseguono gli esponenti del Carroccio -. Forse perché, a differenza dei migranti, i nostri cittadini, che pure pagano le tasse e si comportano correttamente, non hanno alle spalle le cooperative, con le risorse messe in questi anni sul capitolo dei profughi. Se la politica continuerà a non occuparsi dei problemi della gente, non dovremo poi stupirci, la prossima volta, di fronte ad elettori che disertano le urne, come accaduto anche alle ultime amministrative".