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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Lettera minatoria delle 'Nuove Brigate Rosse' al sindaco de Pascale

Anche de Pascale infatti, come altri colleghi - primo fra tutti il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, ma anche il riminese Andrea Gnassi - è stato destinatario di una lettera minatoria

Anche il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, come altri colleghi - primo fra tutti a denunciarlo il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, ma anche il riminese Andrea Gnassi - è stato destinatario nei giorni scorsi di una lettera firmata 'Nuove Brigate Rosse' in cui si lanciano folli accuse e promesse di atti violenti verso le comunità in merito alle restrizioni portate dal dpcm. Sul caso indagano la Digos e la Questura.

"Una settimana fa mi è arrivata una brutta lettera che contestava, con minacce, le misure di contrasto alla diffusione del Covid-19 firmata "Brigate Rosse" - spiega il primo cittadino ravennate - Ho fatto immediatamente una segnalazione alle autorità competenti, che ringrazio di cuore per la professionalità e la correttezza del loro operato. La medesima lettera è arrivata anche ad altri miei colleghi sindaci a cui va la mia più assoluta solidarietà. Voglio ringraziare e rassicurare i tanti che mi hanno espresso parole di affetto e vicinanza. Non sono nè preoccupato nè intimorito, ho piena fiducia nelle forze dell'ordine e di Polizia e sento la piena solidarietà della nostra comunità.  Non alimentiamo in nessun modo l'odio e la violenza, comprendiamo la preoccupazione e a volte la disperazione per la salute e per il lavoro e impegniamoci tutti a limitare in ogni modo il contagio e a fare quanto possiamo per aiutare chi è in difficoltà economica. Forza, il vaccino è all'orizzonte, non molliamo adesso".

I messaggi di solidarietà

"A nome di Forza Italia esprimo al sindaco di Ravenna la più sentita solidarietà per il vile atto minatorio giuntogli sotto forma di lettera firmata “Nuove brigate rosse”. Non vi è colore che tenga quando sono in gioco i valori della democrazia e, poiché proprio chi scrive non ha mai avuto timore nel rappresentare quando è apparso opportuno il rischio che detti valori venissero calpestati, appare ancora più importante che debba innalzarsi in questo caso anche dall’opposizione un netto muro di solidarietà e di vicinanza di fronte a simili gesti". A esprimere solidarietà al primo cittadino ravennate è Alberto Ancarani, vicecommissario regionale di Forza Italia.

"Anche al sindaco di Ravenna è stata recapitata una lettera minacciosa che annuncia atti terroristici - aggiunge il deputato romagnolo Marco di Maio - Chi pensa di intimidire le istituzioni e i cittadini sappia che si sbaglia di grosso. Mi auguro che le indagini trovino subito i responsabili, probabilmente solo qualche invasato che si firma anacronisticamente “Nuove Brigate Rosse”. Non abbassiamo la guardia, rispettiamo le norme, combattiamo il virus. Michele, Ravenna e tutta la Romagna sono con te".

Ferma la condanna della Cisl Romagna: "Le minacce ricevute dai sindaci di Ravenna, Rimini, Forlì e Ferrara sono totalmente inaccettabili. Come Cisl Romagna esprimiamo solidarietà e vicinanza ai sindaci, che in una situazione economica e sociale difficile stanno cercando in tutti i modi di aiutare i loro concittadini. E’ da condannare ogni attacco alle fondamenta democratiche delle nostre Istituzioni, che ci riportano pericolosamente indietro nel tempo. Ora come allora il nostro Paese va difeso insieme, con ritrovata unità, respingendo ogni vile attacco".

Anche la Uil di Ravenna esprime la propria solidarietà a de Pascale per "la delirante lettera contenente minacce ricevuta in queste ore dal primo cittadino ravennate. In questo momento dobbiamo tutti stringerci vicino alle istituzioni e a chi le rappresenta - commenta il segretario generale Carlo Sama - nella convinzione che solo l’unità di intenti e il rispetto delle regole della comune convivenza ci porteranno fuori da questa difficilissima situazione sanitaria ed economica. La nostra comunità deve reagire ed opporsi ad ogni forma di violenza, sia essa anche verbale, per salvaguardare il valore del dialogo e della responsabilità soprattutto in questi momenti cosi drammatici".

"La comunità democratica si stringe al fianco di Michele de Pascale e degli altri primi cittadini raggiunti in queste ore da lettere minatorie firmate da “Le Nuove Brigate Rosse” e gli esprime solidarietà e vicinanza - aggiunge il segretario provinciale del Pd Alessandro Barattoni - È davvero intollerabile che si creda di poter intimidire i sindaci in questo terribile momento. Gli autori minacciamo attacchi e contestano le norme restrittive per contrastare la pandemia. Il nemico da combattere è il virus non le amministrazioni. Dobbiamo essere tutti uniti di fronte alla crisi che stiamo vivendo e che cerchiamo di fronteggiare in ogni modo come cittadini e con le istituzioni. La difficile situazione sociale ed economica non può degenerare in atti vili e vergognosi come questo che, in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, rischiano di convogliare in modo deleterio la sofferenza e le difficoltà delle persone".

"Voglio esprimere piena solidarietà, umana e politica a Michele de Pascale per le minacce ricevute - commenta la consigliera regionale dem Manuela Rontini - Confidando che le Forze dell’ordine possano prontamente individuare chi ha compiuto questo ignobile gesto, nascondendosi dietro la sigla delle “nuove Brigate Rosse”, mando a lui e a tutti gli altri sindaci colpiti dalle intimidazioni un abbraccio di vicinanza e un ringraziamento per il servizio che, anche in queste settimane difficili, stanno svolgendo per le nostre comunità".

Il presidente del gruppo Sapir Riccardo Sabadini e di Tcr Giannantonio Mingozzi esprimono "solidarietà e affetto al sindaco Michele De Pascale dopo la lettera di minacce ad opera di sedicenti brigatisti a lui indirizzata. Ti siamo vicini ora più che mai - scrivono Sabadini e Mingozzi anche a nome dei dipendenti Sapir e Terminal Container - alla tua famiglia e a tutta l'amministrazione ravennate, e ti siamo grati per l'impegno che a nome del Comune e di tutte le Provincie italiane stai offrendo per combattere la diffusione del Covid in favore di tutta la popolazione e del mondo delle imprese e dei lavoratori, e per questo vai avanti caro sindaco!".

"Le lettere di minacce costituiscono un fatto molto grave - puntualizzano dall'amministrazione comunale di Cervia - Le nuove restrizioni legate alla pandemia in corso sono l’oggetto di queste missive, usate in maniera pretestuosa, per seminare odio e creare tensioni sociali. Esprimiamo, dunque, una ferma condanna contro chi, provocatoriamente, vorrebbe città chiuse e impaurite e confidiamo che i responsabili siano presto individuati. In egual misura, desideriamo esprimere grande vicinanza e solidarietà a chi è stato vittima di queste ignobili minacce. Ora più che mai è necessaria una profonda coscienza civile e una piena fiducia nelle istituzioni democratiche e repubblicane".

"La solidarietà umana e politica, mia personale e di tutta l'amministrazione faentina, ad Alan Fabbri e a Michele de Pascale, destinatari oggi di gravi e inaccettabili gesti intimidatori - scrive il sindaco di Faenza Massimo Isola - Chi vuole speculare sulle difficoltà del momento e per spargere violenza deve essere individuato e isolato"."Solidarietà e vicinanza a Michele, destinatario di lettere minatorie che minacciano attacchi terroristici - si accoda Niccolò Bosi, presidente del consiglio comunale di Faenza - Simili lettere sono state recapitate anche ai sindaci di Ferrara e Rimini, ai quali esprimo la stessa vicinanza. Noi siamo altro, non ci faremo intimidire, questa violenza nella nostra terra non trova sponda".

"Piena solidarietà da parte mia e di tutta la comunità di Cotignola all’amico Michele de Pascale - così il sindaco di Cotignola Luca Piovaccari - per le indegne minacce ricevute. In questo momento così difficile per il Paese servono unità e coesione, non certo attacchi a chi si sta assumendo un enorme carico di responsabilità".

"Esprimiamo la più sentita vicinanza e solidarietà al sindaco di Ravenna Michele De Pascale e a tutti coloro i quali, come i sindaci di Ferrara e Rimini, hanno ricevuto lettere minatorie che minacciano azioni terroristiche, intimidatorie e violente - si aggiungono al sostegno Articolo Uno e Sinistra per Ravenna - Non si tratta solamente di un episodio deplorevole, quanto di un gesto inqualificabile e di gravità inaudita: è inaccettabile che qualcuno pensi di poter intimidire amministratori territoriali, le istituzioni e le comunità tutte con minacce gravi e che sono da condannare con fermezza e determinazione; queste sono un vero e proprio attacco alla nostra democrazia compiuto, per di più, in un momento di estrema sofferenza e difficoltà per il nostro Paese, colpito dalla crisi sanitaria ed economica, approfittando del malessere e delle difficoltà che l’intera comunità nazionale sta provando sulla propria pelle. Saremo sempre dalla parte dei valori democratici, della democrazia, in difesa delle istituzioni repubblicane e della civile e pacifica vita democratica contro ogni violenza, ogni intimidazione o atto antidemocratico".

"Esprimo tutta la mia più profonda solidarietà al sindaco Michele De Pascale per la vile lettera minatoria ricevuta, in un momento già estremamente delicato e difficile - scrive il consigliere Massimiliano Alberghini - Ora più che mai occorre compattezza e unità di intenti di fronte a gesti cosi intollerabili e a situazioni cosi drammatiche come quelle che stiamo vivendo". Anche Volt Ravenna esprime la propria solidarietà al sindaco di Ravenna, così come ai sindaci di Ferrara e di Rimini, per le lettere di minacce: "Gli autori di tale lettera vogliono giocare con la salute e la vita delle persone. Le minacce e la violenza, a maggior ragione in un momento come questo, sono da condannare senza se e senza ma".

I coordinatori provinciali di Italia Viva, Roberto Fagnani e Chiara Duranti, commentano: "E' in atto un tentativo di intimidire le persone e le istituzioni, altre lettere di minacce sono pervenute al sindaco di Ferrara Alan Fabbri e al sindaco di Rimini Andrea Gnassi, peraltro in un momento molto delicato della vita delle nostre comunità a causa della pandemia dovuta al Covid 19, anche a loro esprimiamo la nostra più vicina solidarietà. Nelle lettere vengono contestate le norme in vigore sulle restrizioni sociali e si minacciano atti terroristici contro sedi politiche, luoghi pubblici e giornali, che condanniamo duramente con l’ auspicio che le forze dell’ordine al più presto possano individuare i responsabili. Ribadiamo la necessità che in questo momento le forze politiche, sociali, i cittadini si stringano uniti, contro tali atti intimidatori, con le istituzioni, con i sindaci e con tutti coloro che hanno a cuore le nostre comunità".

"Non ci sono fazioni politiche che tengano di fronte a gesti incivili come le minacce rivolte al sindaco Michele De Pascale e alla nostra città - commenta Mauro Bertolino, coordinatore Emilia Romagna alleanza di centro per i territori - In questo frangente il coro di solidarietà si deve alzare alto ed unanime come scudo a difesa dei valori della democrazia e contro le violenze di ogni genere soprattutto in questo momento storico dove la politica ha il dovere di confrontarsi sule scelte delle istituzioni a tutela della salute di tutti, ma ha il dovere di farlo in maniera civile. Esprimiamo la nostra sentita solidarietà al sindaco Miche De Pascale per il vile atto intimidatorio subito".

Non possiamo che esprimere solidarietà al sindaco De Pascale, e di conseguenza, condannare chi tenta di turbare il normale confronto sano e democratico, anche se eventualmente aspro, con minacce vili e codarde che ci riportano agli anni più bui della nostra storia.  Noi, come il Sindaco, non ci facciamo intimidire e auspichiamo che le forze dell’ordine riescano a fermare questi personaggi ignobili per assicurarli alla giustizia", dicono Marco Maiolini ed Emanuele Panizza del Gruppo misto.

"La mia totale solidarietà, anche a nome della Lega Romagna, ai sindaci di Forlì Zattini, di Rimini Gnassi, di Ravenna De Pascale e di Modena Gian Carlo Muzzarelli che hanno ricevuto, in queste ore, una lettera con gravi minacce a firma ‘Nuove Brigate Rosse’ - afferma il deputato della Lega, Jacopo Morrone -. Lunedì una missiva simile per contenuti era stata inviata anche al sindaco di Ferrara, Alan Fabbri. Siamo di fronte a gesti molto gravi su cui mi auguro siano fatte accurate indagini e immediata chiarezza per stroncare sul nascere eventuali attività eversive e per garantire la tranquillità dei nostri territori".

"Tale gesto rappresenta, soprattutto in questo momento così delicato e impegnativo per tutta la comunità, un attacco vile e intollerabile verso gli amministratori che lavorano con estrema serietà per la tutela di tutta la cittadinanza - commentano da Cna Ravenna - Ci uniamo al coro unanime di condanna verso questo gesto intimidatorio, ringraziando ancora una volta il sindaco De Pascale per l’impegno e la dedizione con cui svolge il suo lavoro e esprimendo la nostra più sentita vicinanza".

"A Michele De Pascale e a tutti i sindaci raggiunti dalle deliranti missive inviamo la massima solidarietà e il più sincero sostegno dei cooperatori di Legacoop Romagna - aggiunge il presidente Mario Mazzotti - Esprimiamo la più ferma condanna per il gesto, insieme alla più sentita vicinanza nei confronti di chi deve subire l’offesa al proprio ruolo di rappresentante delle istituzioni democratiche. Speravamo di esserci lasciati alle spalle definitivamente un’epoca buia della nostra storia, intrisa di dolore e sofferenza. Purtroppo non è la prima volta che, in un momento problematico per la democrazia, formule e provocazioni di questo tipo tendono a riemergere dagli anfratti più oscuri della clandestinità. Noi cooperatori non ci faremo intimidire e insieme a tutte le forze democratiche della nazione continueremo a dare il nostro contributo di idee e valori in questo periodo così difficile per le nostre comunità".

“Nell'esprimere la più sentita solidarietà umana e vicinanza istituzionale ai sindaci dell'Emilia-Romagna che in questi giorni si sono visti recapitare  lettere intimidatorie firmate Nuove Brigate Rosse, evidenziamo, altresì il clima d'odio e di radicalizzazione ideologica che sta montando in queste delicate settimane di pandemia sanitaria. Come confederazione sindacale siamo stati anche noi oggetto di attacchi squadristici, le nostre sedi imbrattate di slogan e minacce, che non sottovalutiamo e che abbiamo denunciato alle forze dell'ordine - così Filippo Lo Giudice, segretario territoriale dell'Ugl di Forlì-Cesena-Rimini e Ravenna - Amministratori di sinistra e di destra a sottolineare il fatto che in questo momento è preso di mira chi ha responsabilità amministrative e socio-economiche, senza distinzione di appartenenza o colore politico. Come Ugl non ci faremo mai intimidire, non ci piegheremo mai ad atti o parole intimidatorie e chiamiamo le singole comunità e le istituzioni a tenere alta l'alta l'attenzione e a restare unite contro chi propaga violenza verbale o materiale. Nell'attesa che, grazie al lavoro delle forze dell'ordine che sono state già informate, si possano individuare al più presto i responsabili di queste minacce".

"Condanniamo con fermezza questo violento episodio intimidatorio, esprimendo la nostra piena solidarietà a tutti i sindaci citati nella lettera in particolare al nostro sindaco Michele de Pascale - spiega Charles Tchameni Tchienga, presidente della onlus Il terzo mondo - In un momento così tragico e difficile a causa del Covid-19 nel quale dobbiamo essere più uniti e solidali nel combattere al fin di annientare il nemico comune, credo che la violenza e tutte le forme di delinquenza non abbiano posto nella nostra Repubblica. Il rispetto dei cittadini e dei funzionari eletti, nella loro diversità, è un imperativo che non può essere messo in discussione. È il fondamento su cui si fonda la nostra Repubblica, è la pietra angolare della convivenza. Forza sindaco Michele de Pascale avanti tutta, la cittadinanza ravennate (stranieri e italiani) sta con lei".

"Il difficile momento, sia dal punto di vista sanitario che sociale, deve essere affrontato con massima unità e senso di responsabilità da parte di tutti - commentano dalla Cgil ravennate esprimendo solidarietà - La pandemia non si sconfigge con le divisioni o minacciando azioni violente. Gli amministratori stanno conducendo una difficilissima lotta al covid-19 e a loro va la nostra vicinanza, respingendo e condannando con forza gli atti intimidatori di cui sono stati vittime".

"Queste gravissime minacce contro il primo cittadino vanno condannate con fermezza e sono un attacco alla democrazia e alla comunità che sta vivendo mesi difficili, in piena crisi sanitaria ed economica - aggiungono il presidente Mauro Mambelli, il direttore Giorgio Guberti e il comitato di presidenza Confcommercio Ravenna - Il mondo del commercio, del turismo, dei servizi e la piccola e media imprenditoria in generale si stringono attorno al Sindaco che dall’inizio dell’emergenza Covid-19 è stato ed è vicino alle imprese e al mondo produttivo, adottando misure a loro favore. Siamo pienamente consapevoli e convinti che anche in questo particolare momento sapremo rispondere insieme e compatti a questo vile gesto".

"Trattasi di un fatto grave che condanniamo in modo unanime - aggiungono dalla Lega Romagna - allo stesso tempo confidiamo nel lavoro degli inquirenti perché si possa al più presto fare chiarezza sul caso".

"In un momento così delicato è di vitale importanza restate uniti e mostrarci solidali gli uni con gli altri - dichiarano i vertici delle Unioni territoriali di Confcooperative della Romagna - È inconcepibile, a nostro avviso, dover assistere proprio in questi giorni ad atti di tale vigliaccheria e intollerabilità. Siamo vicini ai sindaci di Ferrara, Forlì, Modena, Ravenna e Rimini ai quali va tutta la nostra solidarietà per tornare a lavorare e amministrare le nostre città in un clima più rilassato, sereno e onesto”.

"Stiamo attraversando una situazione estremamente difficile e delicata: le istituzioni sono chiamate a compiere scelte difficili, che garantiscano il più possibile la tutela della salute pubblica e la tenuta di un'economia già duramente messa alla prova; le nostre comunità stanno dimostrando responsabilità e coesione nella lotta al Covid-19. In un momento come quello che stiamo vivendo, ancor meno si possono tollerare messaggi di odio, violenza e terrorismo – afferma Danilo Misirocchi, Presidente di Cia Romagna - Confidiamo nell'operato delle forze dell'ordine, affinché facciano luce sugli autori delle pericolose missive e li assicurino presto alla giustizia”.

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