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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Minichini (LpRa): "Lido di Dante, scontro tra comitato cittadino e Comune"

"Grandi responsabilità hanno gli amministratori, ma Il comitato cittadino, anziché preoccuparsi solo di quanti metri di spiaggia sarebbero stati concessi alla balneazione, perché non ha fatto la “voce grossa” ?"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Il continuo procrastinare dei lavori a protezione della località dall'ingressione dell'acqua marina, dà la sveglia al comitato cittadino di Lido di Dante. In letargo sin dal suo insediamento, solo oggi si accorge dello stravolgimento morfologico del territorio? Scatto d'orgoglio per le pressanti critiche dei cittadini, o scelta del momento propizio quale l'imminente tornata elettorale? Dai comportamenti parrebbe la seconda ipotesi, diversamente non si spiegherebbe l'aver indetta una assemblea pubblica alle ore 15 di sabato 23 febbraio, cioè poche ore prima dell'apertura dei seggi elettorali. Si potrebbe benissimo sostenere che poco importa, ciò che conta è che agli amministratori sia arrivato il forte segnale di sofferenza degli abitanti che temono l'acqua del mare possa sbattere sulle porte delle loro case. Ma non è così, poiché il cittadino potrebbe anche lasciarsi andare con apprezzamenti, positivi o negativi che siano, verso questo o quel partito in competizione. Rasentando l'effetto sanzionatorio, previsto dal divieto di messaggi elettorali dalla mezzanotte del venerdì precedente le elezioni. Valuteranno gli organi preposti le controindicazioni che potrebbero scaturire da questa assemblea. Ritorniamo al tema principale. Certamente, c'è allarme e preoccupazione fra gli abitanti di Lido di Dante, con il mare non si scherza. Lo stesso allarme, inascoltato, che da anni lanciano per una via Marabina che è una trappola mortale, un ponte sui Fiumi Uniti che fa fatica a passare un'auto, una golena da riqualificare per riportare a Lido di Dante tutta quella fetta di turisti con piccole imbarcazioni al seguito che abbiamo perso, la località alla mercè di extracomunitari, da ultimo furti a ripetizione negli appartamenti. La cosa ridicola è che ora si addossano tutte le responsabilità al Sindaco e all'assessore Corsini, rei, a dire del comitato, di promesse non mantenute. Sicuramente, forti responsabilità hanno gli amministratori. Ma il comitato cittadino, anziché interessarsi, esclusivamente, a quanti metri di spiaggia nella zona a sud della località saranno concessi alla libera balneazione, o avanzare richieste per sottrarre parchi pubblici alla fruizione del cittadino, perché non ha fatto la "voce grossa" già nel 2012, mettendo di fronte alle loro responsabilità gli amministratori per tutti i noti problemi irrisolti? Cosa ha prodotto dal suo insediamento fino ad oggi il comitato cittadino? Nulla, la cittadinanza soffre da lunga data la mancanza di una rappresentanza. Quante assemblee ha indetto con la presenza degli amministratori? Una sola, il cui tema è stato l'ennesimo discutere di nudismo balneare come se questo fosse la panacea di tutti i mali. E, probabilmente, non so quando potremmo rivedere in assemblea a Lido di Dante sindaco e assessori, ormai stufi di ricevere improperi, dal momento che la discussione si incentra solo su questo tema. Sono tanti gli interrogativi che esigono risposte.

Pasquale Minichini - Gruppo Cittadino "Salviamo Lido di Dante"

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