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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica Lugo

Lugo, il sindaco in Regione per discutere del futuro di poste ed ospedale

Martedì 4 agosto il sindaco di Lugo Davide Ranalli e l’assessore al Decentramento Fabrizio Lolli si sono recati a Bologna presso la sede della Regione Emilia-Romagna per discutere due importanti questioni legate alla città di Lugo

Martedì 4 agosto il sindaco di Lugo Davide Ranalli e l’assessore al Decentramento Fabrizio Lolli si sono recati a Bologna presso la sede della Regione Emilia-Romagna per discutere due importanti questioni legate alla città di Lugo: il futuro dell’ospedale Umberto I e la chiusura degli uffici postali nelle frazioni di San Lorenzo e San Bernardino. Ad accompagnarli, il consigliere regionale Mirco Bagnari.

Per quanto riguarda l’ospedale di Lugo, il sindaco Ranalli ha incontrato l’assessore regionale alle Politiche per la salute Sergio Venturi, il quale ha garantito che in futuro non vi sarà nessun depotenziamento dell’ospedale lughese: “Questa è una garanzia importante per noi - sottolinea il primo cittadino di Lugo -. Dopo le parole del direttore generale dell’Ausl della Romagna, Marcello Tonini, ora abbiamo una ulteriore conferma che il nostro ospedale non subirà nessun depotenziamento, bensì sarà soggetto a investimenti che ne miglioreranno i servizi, a partire dalla realizzazione del nuovo Padiglione D e l’implementazione dell’attività senologica grazie all’acquisizione di un nuovo chirurgo”.

Per quanto riguarda il riordino degli uffici di Poste Italiane, il primo cittadino Davide Ranalli e l’assessore Fabrizio Lolli hanno incontrato l’assessora regionale al Riordino istituzionale Emma Petitti; l’incontro è servito per valutare gli estremi legali per fare ricorso nei confronti di Poste Italiane in merito alla chiusura degli uffici postali delle frazioni di San Lorenzo e San Bernardino. “In accordo con Anci, siamo pronti a fare tutto ciò che è in nostro potere per scongiurare la chiusura di questi due uffici sul nostro territorio, che svolgono un servizio fondamentale per un gran numero di cittadini - ha sottolineato Fabrizio Lolli -. Il provvedimento di Poste Italiane, che ha semplicemente differito al 7 settembre le annunciate chiusure del 13 aprile, non tiene in nessun conto i diritti dei cittadini, con particolare riferimento alle fasce più deboli, ma si ispira sostanzialmente a pure logiche di profitto, dimenticando la fondamentale valenza sociale del servizio peraltro alimentato anche da fondi statali”.

“Stiamo lavorando insieme, come rappresentanti dei nostri cittadini nelle istituzioni, dai Comuni alla Regione, per fare sì che la politica sia veramente in grado di dare risposta alle esigenze dei nostri territori - commenta il consigliere regionale Mirco Bagnari -. Siamo perfettamente consapevoli, e non ci nascondiamo, i problemi e le necessità di riduzione dei costi e della razionalizzazione della spesa pubblica, ma allo stesso tempo siamo fermamente convinti che si debba intervenire su questo fronte non penalizzando i cittadini e i servizi a loro dedicati: questo si può ottenere solamente con un confronto e un dialogo continuo tra istituzioni e cittadini ed è quello che stiamo facendo e intendiamo continuare a fare”.

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