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Servizi sociali, nel nuovo alloggio non può portare la sua cagnolina. Gibertoni (Misto): "Si trovi una soluzione"

La consigliera regionale solleva il caso di un cittadino ravennate che dovrà lasciare la sua cagnolina di 18 anni, perché nel nuovo alloggio che gli è stato assegnato gli animali non sono ammessi

"Sollecitare il Comune di Ravenna affinché un cittadino, seguito dai servizi sociali, non sia costretto a lasciare la sua cagnolina quando si trasferirà nel nuovo alloggio che gli è stato assegnato". È l'appello rivolto alla giunta regionale che arriva da Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) attraverso un'interrogazione in cui spiega: "A Ravenna una persona seguita dai servizi sociali dovrà presto lasciare la casa in cui abita per trasferirsi altrove. Vive da sempre con la sua cagnolina di 18 anni ma gli animali, anche di piccola taglia come in questo caso, non sono ammessi nella nuova abitazione trovata dai servizi sociali del Comune che non ha mai risposto agli appelli della persona e dei cittadini venuti a conoscenza della vicenda".

Da qui l'atto ispettivo per chiedere di trovare "una soluzione che tenga conto delle condizioni di minimo benessere del cittadino e del suo vecchio cagnolino che vivono in simbiosi da una vita". "Proprio dai servizi sociali - ha sottolineato la consigliera - ci si devono aspettare quei piccoli gesti di umanità che le persone in situazioni di bisogno non incontrano facilmente nella quotidianità e non la rigida applicazione di protocolli".

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