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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Pd, incontro al Circolo Porto: focus su sicurezza e sviluppo

Lunedì si è svolta, presso la sede del Gruppo Ormeggiatori del Porto di Ravenna, a Marina di Ravenna, una riuscita iniziativa organizzata dal Circolo Porto del Partito Democratico

Lunedì si è svolta, presso la sede del Gruppo Ormeggiatori del Porto di Ravenna, a Marina di Ravenna, una riuscita iniziativa organizzata dal Circolo Porto del Partito Democratico, che ha visto la partecipazione di un vasto pubblico di Operatori, Imprenditori e Lavoratori portuali, alla presenza dei relatori invitati, Alberto Pagani, parlamentare eletto nella circoscrizione di Ravenna, componente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, e Cesare Guidi, Presidente ANGOPI,  che ha seguito la tematica della riforma dei Porti a livello europeo per la parte dei Servizi tecnico-nautici e le varie vicende che si sono succedute.

Tema dell'iniziativa, che si è profilata come un'informazione del Circolo "Porto di Ravenna" agli Operatori di Settore, lo stato dell'arte della riforma della Legge 84/94 che, ormai in dirittura d'arrivo nella passata legislatura, ha subito le alterne vicende dell'allora Governo Berlusconi, non arrivando ad una definizione dell'iter parlamentare, oltre alla discussione circa la proposta di Regolamento sui porti europei, presentata il 4 aprile 2013 dalla Commissione Europea, riguardante i temi dell'accesso al mercato dei servizi portuali, della disciplina sulla trasparenza finanziaria nei porti e della governance nei porti europei.

Gli argomenti, molto sentiti dai partecipanti all’iniziativa, sono stati sviluppati ed approfonditi prima dal Presidente Guidi, che ha ripercorso un excursus storico della Normativa europea di settore, partendo dal Libro Bianco del 2011 – che rappresenta il principale riferimento ispiratore della Proposta, che segue le cosiddette proposte De Palacio 1 e De Palacio 2, ed analizzando poi la Proposta della Commissione, citando allo scopo le note del Ministero delle Infrastrutture, con la quali la Proposta stessa veniva accompagnata alle Commissioni parlamentari competenti. Dalle varie considerazioni emerge un giudizio non completamente negativo, anche alla luce del fatto che molti contenuti della Proposta, di fatto, già sono attivi nella nostra Legislazione nazionale, magari sotto diversa forma; una particolare critica, invece, per la mancanza dei dovuti riferimenti all’attività di presidio alla Sicurezza portuale e della navigazione che, tutti i giorni, i Servizi tecnico-nautici assicurano a fronte del loro servizio.

Ha poi preso la parola l’onorevole Pagani, che ha concentrato le sue considerazioni sullo stato dell’arte della riforma alla Legge 84/94 di riforma dei Porti, sottolineando la difficoltà con la quale i lavori procedono, oltre che per le difficoltà insite nella materia del legiferare, anche a causa dell’ostracismo di alcune parti politiche, senza risparmiare nell’occasione una stoccata ad alcune forze d’opposizione che, come spiegato da Pagani, accampando questioni che poco hanno a che fare, di fatto, con la portualità ed i suoi problemi, rallentano l’iter di riforma che potrebbe essere molto più snello. In tale contesto, il parlamentare Pd non esclude la possibilità che si debba procedere, in un futuro, all’emanazione di Decreti da parte del Governo per poter dare seguito, almeno in parte, ai contenuti più necessari ed urgenti alla riforma dei Porti che, come sappiamo, vanno di pari passo con l’urgenza di riforme strutturali per il rilancio economico del Paese.

Sono seguiti, al termine, gli interventi di Luca Vitiello – Presidente di SERS – Esercizio rimorchio, il quale ha ribadito l’assenza, all’interno della Proposta, dei riferimenti alla Sicurezza della navigazione e portuale, caratteristiche fondamentali dei Servizi tecnico-nautici in Italia, e di come gli stessi si siano contraddistinti, anche recentemente, in operazioni di salvataggio. In particolare, ha citato l’intervento al largo della coste di Giulianova Marche effettuato dai rimorchiatori SERS su una gasiera in fiamme, intervento conclusosi dopo 40 ore al Porto rifugio di Ortona, seguito egregiamente dalla Direzione marittima di Ancona, che ha scongiurato una sciagura di notevoli proporzioni.

Anche Roberto Rubboli, AD di SAPIR S.p.A., ha espresso il suo parere, decisamente in contrasto con la Proposta, anche perché quest’ultima prende le mosse da una forma ideologica che, a parere dell’AD di SAPIR, non può che condurre ad una deregulation delle attività e della struttura dei Servizi che oggi i nostri Porti offrono, a scapito di Sicurezza e Formazione.

L’aspetto che, in modo più deciso traspare dall’analisi della Proposta, come anche sottolineato dal Segretario del Circolo “Porto di Ravenna” – Marco Farinatti – nel suo intervento introduttivo, è la mancanza di riferimenti alla Sicurezza portuale, servizio questo che Piloti, Ormeggiatori e Rimorchiatori, ossia la famiglia dei Servizi tecnico-nautici del Porto, svolgono H24 365 giorni l’anno, impegnando con turni tutto il loro Personale, si osservi bene a titolo non oneroso, rientrando questi compiti nell’affidamento statutario dei Servizi stessi".

"A ben pensare quindi, come anche richiamato dal Presidente di SERS – dott. Luca Vitiello – nell’intervento sopra citato, alla luce della nostra situazione nazionale, sembrerebbe uno spreco di risorse molto ingente applicare una Norma che, se da un lato apre indiscriminatamente le porte al mercato dei Servizi tecnico-nautici nei Porti italiani, dall’altra rende necessario un ingentissimo impegno di fondi da parte dello Stato per garantire quei servizi di Sicurezza (portuale e in mare) che oggi vengono garantito dagli stessi Servizi a costo zero, creando in tal modo una sorta di doppione con aggravio soprattutto sull’utente finale che è sempre il cittadino".

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