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Pro Loco di Punta Marina, Ancisi chiede indagine amministrativa

Il capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, chiede all'amministrazione comunale di chiarire "la vicenda dei contributi 2009 e 2010 versati alla pro-loco di Punta Marina Terme

Il capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, chiede all'amministrazione comunale di chiarire "la vicenda dei contributi 2009 e 2010 versati alla pro-loco di Punta Marina Terme per un totale di 10.277,14 euro, in connessione con le gravi irregolarità venute in luce nella sua contabilità. In quanto associazione di Promozione sociale iscritta nei relativi registri regionale, provinciale e comunale, tale pro-loco gode, oltre a contributi pubblici, anche delle agevolazioni fiscali previste dalla legge 398 del 1991".

"Si giustifica, quindi, che il Comune di Ravenna collabori con la Regione e la Provincia nell’esercizio delle attività di controllo previste dalla legge regionale n. 24 del 2002 relativamente alle forme di sostegno di cui le pro-loco usufruiscono - dice Ancisi -. Lo stesso statuto della pro-loco di Punta Marina Terme pone a capo del presidente e del segretario la responsabilità “della tenuta di idonea documentazione dalla quale risulti la gestione economica e finanziaria della pro-loco nonché della relativa tenuta dei libri sociali” (art. 10). Nulla di tutto questo esiste per i cinque anni tra il 2007 e il 2011 della presidenza di Roberto Fiocchi".

53 mila euro di debiti nascosti - Ancisi sostiene che "nella primavera 2012, a fronte di voci pesanti circa una situazione debitoria della pro-loco della quale il consiglio direttivo era all’oscuro, emersero entrate che, anziché transitare esclusivamente sui conti correnti ufficiali dell’associazione in cui confluiscono le quote sociali, erano state versate su un conto corrente di una banca diversa, che il presidente aveva aperto, a sua firma esclusiva e all’insaputa del direttivo stesso, nel dicembre 2007 e chiuso nello stesso mese del 2010. Durante l’assemblea straordinaria del 7 giugno 2012, dopo le dimissioni di Fiocchi, è stata data comunicazione ai soci che, nei tre anni di attività del conto, le uscite erano state di circa 80 mila euro, tra cui numerose in contanti, e che il saldo positivo, di circa 4 mila euro, esistente all’atto della chiusura del conto, era stato ritirato dal presidente tramite assegno circolare".

"Tra le fatture pagate, un buon numero – mostrate con videoproiettore durante l'assemblea, unitamente al resto della ricostruzione dei movimenti bancari - riguardava pagamenti per attività personali private del presidente, per un importo di circa 14.000 euro - osserva ancora il capogruppo in consiglio comunale di LpRa -.  Il consiglio direttivo ha successivamente ristabilito la corretta contabilità dell’associazione, affidandone la tenuta alla Confesercenti. Dallo stato dei conti al 30 settembre, risulta che i debiti “ereditati” dalla precedente gestione, sia nei confronti della Banca Popolare (a seguito di transazione) e della SIAE, sia per bollette luce, gas, acqua, rifiuti, fognatura dell’area camper e per fatture dei fornitori era pari a 53.068,94 euro".

"La gestione della stagione 2012, con una mole di attività e manifestazioni non superiore a quella degli anni precedenti, ha consentito, pur in assenza di contributi del Comune, grazie a feste, sottoscrizioni, tesseramento e sponsorizzazioni, un incasso di 76.739,41 euro, che ha consentito di alleggerire la situazione debitoria di 20.915,62 euro, restando un attivo di 6.143,79 euro. Tanto che la pro-loco, contattati i titolari dei crediti residui, conta di sanare ogni debito entro la prossima stagione estiva senza ricorrere a prestiti - aggiunge Ancisi -. Ciò sembra dimostrare, che, strutturalmente, i conti economico-finanziari dell’associazione sono e avrebbero dovuto essere in grado, per l’entità delle entrate, non soltanto di non produrre debiti, ma di generare utili. Di qui anche l’esigenza di valutare come mai, anziché utili o almeno pareggio di bilancio, si sia verificato un così grave disavanzo".

Perché un’indagine amministrativa - "Quanto sopra esposto giustifica la richiesta di un’indagine amministrativa del Comune di Ravenna su due fronti concatenati - continua Ancisi -. Riguardo ai contributi erogati, un’anomalia è consistita nel conflitto di interessi in capo a Fiocchi per il contemporaneo esercizio della carica di presidente della pro-loco di Punta Marina Terme richiedente i contributi, e di consigliere (capogruppo del PD) della Circoscrizione, erogatrice dei contributi. Dal 2007 al 2010 il totale dei contributi così versati alla pro-loco è stato di 28.584,23 euro. Il regolamento comunale dei contributi impone per qualsiasi finanziamento un “rendiconto dettagliato e analitico dell’attività e/o iniziativa svolta, con particolare alle spese sostenute”. Nel caso, sono stati presentate solamente “relazioni” di poche righe, che non possono dirsi rendiconti, con indicazione di spese ed entrate vistosamente molto approssimative, che avrebbero richiesto e richiedono ora, a maggior ragione, puntuali accertamenti".

"Riguardo alla tenuta della contabilità, s’impone la necessità che il Comune di Ravenna collabori con la Regione e la Provincia nell’esercizio delle attività di controllo previste dalla legge regionale n. 24 del 2002 relativamente ai sostegni ricevuti dalla pro-loco di Punta Marina Terme, dei quali sarebbe stata tenuta, pena la cancellazione, a conservare la documentazione per almeno tre anni. Ciò anche per poter confermare l’iscrizione della pro-loco stessa, meritoriamente “risanata” dalla nuova gestione, tra le associazioni tra le associazioni di Promozione sociale. Va inoltre verificato il danno erariale conseguente all’avvenuto pagamento di fatture non di competenza dell’associazione godendo di agevolazioni fiscali non dovute", conclude l'esponente di Lista per Ravenna.

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