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Lunedì, 29 Aprile 2024
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La città del futuro nel nuovo piano urbanistico di Faenza: "Interventi meno costosi"

"Effettuare interventi sull'esistente nel centro urbano di Faenza, ora, con il nuovo Rue, costerà molto meno", spiega il sindaco Giovanni Malpezzi

Giunge a conclusione il percorso di approvazione del nuovo Regolamento urbanistico ed edilizio della città di Faenza. Si tratta del quinto Piano Regolatore del capoluogo manfredo dopo quelli del 1889, 1970, 1980 e 1996. Uno strumento urbanistico che con le sue strategie seguirà passo dopo passo l'evoluzione della città per i prossimi vent'anni. L'adozione, avvenuta nel luglio del 2014 da parte del Consiglio Comunale di Faenza e dell'Unione della Romagna Faentina, era stata preceduta da vivaci discussioni da parte delle categorie tecniche professionali, non tanto nel merito dell'idea di città che il Regolamento urbanistico ed edilzio proponeva - sostanzialmente condivisa - bensì sugli aspetti concreti relativi al come attuare puntuali strategie, in un momento di grave crisi dell'edilizia e delle professioni collegate.

Durante la fase di controdeduzione sono pervenute 150 osservazioni. Dopo un lungo lavoro di analisi puntuale delle richieste, la Commissione per la Qualità architettonica e il Paesaggio il 24 febbraio scorso ha approvato all'unanimità (geometri, architetti e ingegneri) le proposte di soluzione per 141 osservazioni, mentre per le restanti 9, che non rivestono carattere meramente tecnico, si è registrata una sola astensione.
Il lavoro di gran parte dei portatori di interesse e soprattutto dei tecnici professionisti coinvolti nei molteplici confronti, ha inoltre consentito, in modo condiviso, di intervenire soprattutto sugli aspetti agevolativi del sistema degli incentivi, introducendo rilevanti sconti sul contributo di concessione nel caso di ristrutturazioni.

"Effettuare interventi sull'esistente nel centro urbano di Faenza, ora, con il nuovo Rue, costerà molto meno - spiega il sindaco Giovanni Malpezzi -. Nel suo complesso il nuovo Piano risulta ancora più efficace al raggiungimento degli obiettivi che si era prefisso in adozione, di cui si ricordano i principali: consumo zero di suolo agricolo, abolizione dell'indice di edificabilità e delle distanze comunali per favorire la densificazione urbana, mix di funzioni amplissime, attenzioni preventive di vulnerabilità sismica, agevolazioni economiche per arte urbana, risparmio energetico eccedente le leggi vigenti, riqualificazioni delle facciate in centro storico, benefici economici per chi affitta spazi sfitti, drastica riduzione delle possibilità edilizie in campagna per chi non è agricoltore".

Malpezzi e l'assessore Matteo Mammini evidenziano con "grande soddisfazione questo rinnovato clima di fiducia sulle complesse materie della urbanistica e della edilizia, che certamente porterà alla nostra città ulteriore risultati di innovazione e qualità, confermando la pratica della partecipazione e del confronto quale base indispensabile per affrontare la gestione del Piano in una fase di crisi dell'edilizia ancora esistente".

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