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Roncalceci, consiglio territoriale su Area 7: "Voto negativo sul nuovo Poc con sorpresa"

Si è svolto venerdì sera il Consiglio Territoriale di Roncalceci per la richiesta di parere sul Secondo POC (Piano Operativo Comunale) dell’area di riferimento. Tale parere richiesto si è basato sulle scelte di POC inerenti il territorio senza addentrarsi nel documento generale. 

Si è svolto venerdì sera il Consiglio Territoriale di Roncalceci per la richiesta di parere sul Secondo POC (Piano Operativo Comunale) dell’area di riferimento. Tale parere richiesto si è basato sulle scelte di POC inerenti il territorio senza addentrarsi nel documento generale. 

L’area 7 Roncalceci - che comprende Longana, Ghibullo, Ragone, Roncalceci, Filetto, Pilastro, S.Pietro in Trento e Coccolia -  purtroppo, è l’unico Consiglio Territoriale del Comune di Ravenna che, pur avendo diverse possibilità di sviluppo inserite nel PSC generale (Piano Strutturale Comunale),  non ha ambiti di territorio demandati al secondo POC. 

Questo significa che evidentemente l’area risulta poco attraente da parte di potenziali attuatori di nuovi comparti da riqualificare e/o edificare, divenendo quindi zona “depressa” con una assordante assenza di opere di interesse pubblico derivanti, eventualmente, solo da concertazioni tra pubblico e privati, come previsto nel POC.

La  vicenda più singolare che ha coinvolto l’Area 7 Roncalceci nasce dall’arrivo di due manifestazioni di interesse per l’inserimento nel 2° POC 2016-2021 di due piccole richieste provenienti da privati e che riguardano una piccola porzione di terreno a Ragone di 0,7 ettari ed una a San Pietro in Trento di 1,3 ettari con destinazione prevalentemente residenziale, entrambe BOCCIATE dall’Amministrazione Comunale, in quanto, a loro dire,  non necessarie.

La mancata approvazione di queste due microscopiche richieste (mentre sono state approvate in altri territori delle macroaree enormi) ha creato non pochi mal di pancia all’interno del Consiglio Territoriale di appartenenza, siccome avrebbero rappresentato l’unica piccola speranza di ripresa e di investimento, soffocata sul nascere, su  un territorio dove invece è fortemente sentita la necessità di ottenere nuove aree di edificazione non solo residenziali, ma anche di edilizia popolare e strutturale,  come banche, posta e negozi.

L’insoddisfazione per questa scelta amministrativa è stata talmente alta da portare persino 3 consiglieri territoriali PD all’astensione (su 6 ct PD presenti), mentre 8 consiglieri, su 16 presenti totali, hanno dato voto contrario e solo 3 a favore, dimostrando quanto i “piani alti” dimentichino continuamente le esigenze del forese e dei suoi cittadini, nonché anche dei propri fedeli elettori e rappresentanti. 
Una risposta, questa, molto eloquente sul lento, ma pur presente, crollo dei consensi del partitone di governo, per il quale noi del Movimento Civico CambieRà non possiamo che essere soddisfatti, non solo in funzione del nostro sentito voto contrario in questa circostanza, ma più in generale perché riteniamo sia maturato il momento di iniziare a considerare di cambiare effettivamente le cose dopo decenni di stallo.
Continuiamo a crederci ed i fatti nel tempo ci danno sempre più ragione.


Movimento Civico CambieRà

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