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Minichini: "Secco “no trivelle” di goletta verde e legambiente emilia romagna"

Se ne faccia una ragione il Ministro dell’ambiente, del territorio e del mare, la manifestazione del 5 agosto scorso ha sancito che Lido di Dante non è più solo.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Particolarmente rappresentativa e significativa la foto dell'imbarcazione di Goletta Verde nei pressi del giacimento Angela-Angelina, con bene in vista il telone riportante "NO TRIVELLE". Non una a caso, ma la storica imbarcazione ambientalista che, tra l'altro, naviga per difendere il mare da tutti i rischi che corre e che ogni anno assegna la "bandiera blu" a quelle località balneari italiane che superano i rigorosi test di laboratorio e i predefiniti parametri in materia di salubrità delle acque marine.

Salutata da una catena umana sulla spiaggia di Lido di Dante, formata da turisti, cittadini, imprenditori, gli stessi vertici di Legambiente Emilia Romagna e ravennati, rappresentanti del locale Comitato cittadino e del Comitato promotore di una petizione per lo stop all'estrazione di metano sottocosta. Al suono di trombette da stadio, fischietti e uno striscione riportante: "ANGELINA FERMATI LIDO DI DANTE SPROFONDA", hanno voluto far sentire il loro calore e ringraziare l'equipaggio per essere a fianco di chi ha iniziato una battaglia per combattere contro chi terrebbe sotto scacco migliaia di chilometri di aree marine.

Alla fermezza contro le trivellazioni sottocosta dell'Adriatico dei governatori del Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Marche, ora si è aggiunta anche Legambiente e la sua Goletta Verde. La politica del Governo in materia di difesa dei suoli deve cambiare. Lo chiedono i cittadini elettori dell'intero bacino del Centro e del Nord-Est, pertanto sbaglia chi considera che la subsidenza interessi solo un piccolo tratto della costa di Ravenna. Se ne faccia una ragione il Ministro dell'ambiente, del territorio e del mare, la manifestazione del 5 agosto scorso ha sancito che Lido di Dante non è più solo.

Se ne faccia una ragione anche il vicesindaco Mingozzi. Pur se pacato nei toni, il suo delirante intervento pare essere tratto dal libro "Cuore", il celebre romanzo che ha fatto storia ed è uno dei libri più letti in Italia. Sembra ripercorrere i valori che i genitori cercano di trasmettere al bambino, la cui morale è la necessità in certi casi di sacrificarsi. Insomma, par di comprendere che voglia dire: bere o affogare. No Mingozzi, la manifestazione è stata indetta proprio perché sappiamo che continuando a bere c'è il rischio di affogare. Nessuno ha messo al bando lo sfruttamento dei giacimenti energetici presenti nell'Adriatico, saremmo degli irresponsabili. Ciò che si sta chiedendo è che l'attività estrattiva avvenga al limite delle acque territoriali Italiane e non sottocosta, interessando anche il sottosuolo dell'entroterra per una profondità di 5 km. Suggerisco di esaminare attentamente la superficie della concessione (Vds. Foto), che rende bene l'idea di cosa stiamo discutendo.

Pasquale Minichini
Capogruppo di Lista per Ravenna
Consiglio territoriale del Mare

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