Sicurezza a Ravenna, Spadoni (Udc): "Grazie alle forze dell'ordine"
"Quanto accaduto nella notte di Pasqua pone alla ribalta ancora una volta la questione della sicurezza"
"Quanto accaduto nella notte di Pasqua pone alla ribalta ancora una volta la questione della sicurezza. L’analisi, tuttavia, deve necessariamente partire dalle normative vigenti distinguendo correttamente quelle che sono le competenze delle Forze dell’ordine in capo allo Stato, da quelle, invece, riservate alla polizia municipale. Il tema dell’immigrazione è sempre molto complesso da affrontare, ma in ogni modo vi sono dei paletti fermi oltre ai quali non è possibile andare. Quando si parla di questi temi, infatti, non si può mettere in discussione la solidarietà, ma allo stesso tempo vanno applicate in modo rigoroso tutte le regole sino ad arrivare all’espulsione in caso di soggetti che vengono unicamente per delinquere. Abbiamo già avuto sul territorio episodi di violenza, come quello, ad esempio che ha provocato una pericolosa rissa nella centrale via Cavour, ma non mancano altri esempi di disordine pubblico un po’ ovunque. Il bisogno di sicurezza è fortemente avvertito dalla cittadinanza e l’attenzione è rivolta soprattutto verso quelle fonti d’insicurezza più facilmente individuabili. In questi anni, infatti, si sono acuiti fenomeni diversi d’illegalità in varie zone della città: dallo spaccio, ai furti, alla prostituzione dilagante in pieno centro, a frequenti casi di violenza e di microcriminalità. Basti citare, ancora una volta, i giardini Spayer e l’intera zona della stazione, l’area a ridosso della Rocca Brancaleone, le zone nei pressi del complesso di San Francesco, la piazzetta degli Ariani, solo per citare alcuni esempi sotto gli occhi di tutti. Per affrontare questo tema difficile e delicato allo stesso tempo ma sicuramente di primaria importanza per i cittadini, servono azioni di prevenzione ed un controllo sistematico del territorio. Sono necessari, ancora, interventi di recupero del degrado degli edifici, una maggiore illuminazione dei punti più critici, sistemi di videosorveglianza più diffusi, maggiore animazione, ed interventi sociali tesi a contrastare la povertà e le situazioni di sballo. E’ del tutto evidente che sul tema serva un progetto organico aperto e costruito con il contributo di un ampio numero di soggetti pubblici e privati, tenendo conto dei possibili fenomeni legati all’ immigrazione clandestina, all’elevata movimentazione demografica favorita spesso dalla disponibilità di abitazioni non occupate e non regolarmente denunciate, nonché a tutte quelle forme legate alla criminalità organizzata. Serve dunque un modello di governo della sicurezza urbana improntata sulla prevenzione, senza rinunciare ad esercitare ogni ferma azione nei confronti della criminalità e di tutti quei fenomeni che compromettono la sicurezza stessa. Un modello, in altre parole, caratterizzato dalla vivibilità e da buoni livelli di sicurezza, come diritti primari e condizione essenziale della vita civile. La comunità ravennate non può non esprimere un ringraziamento sincero a tutte le Forze dell’ordine".