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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Il taglio delle automediche in Regione, l'assessore: "Non c'è stato peggioramento dei tempi di soccorso"

"L’automedica in Romagna al netto della riorganizzazione mantiene una media performante. E l’analisi dei tempi di soccorso conferma l’efficienza della rete di emergenza-urgenza. In Romagna il valore è pari a 15 minuti, ovvero al di sotto dello standard richiesto"

La questione della riduzione delle automediche nei territori coperti dall’Ausl Romagna è ritornata ad essere oggetto di dibattito in commissione regionale sanità. A rispondere alle interrogazioni dei consiglieri regionali è l’assessore Raffaele Donini, il quale ha relazionato i componenti della commissione circa la riorganizzazione del sistema di soccorso 118 attuata il mese scorso da Ausl Romagna.

“La riorganizzazione - ha detto l’assessore regionale riferendosi alla seduta di conferenza territoriale socio sanitaria tenutasi lo scorso 19 dicembre - è basata sullo storico delle attività di soccorso effettuate nei territori e sull’analisi dei tempi di intervento. Nel corso della conferenza, Ausl ha spiegato la riorganizzazione una misura urgente e indifferibile, necessaria anche in considerazione della carenza di medici”.

Oggetto delle differenti interrogazioni presentate dai consiglieri riguardavano il coinvolgimento degli enti locali nelle decisioni, la soppressione dell’auto medicalizzata ‘Mike 42’ di Meldola, oltre a quella di Lugo e del riminese, in relazione ai tempi di intervento, il trasferimento dei medici delle unità di soccorso avanzato nel pronto soccorso di Forlì e degli altri distretti e se la riorganizzazione attuata da Ausl Romagna fosse riconducibile a ragioni di natura finanziaria.

“Tutte le automediche concorrono alla copertura di più territori", ha spiegato l’assessore Donini, specificando che le considerazioni sulla disposizione delle automediche nei territori "riguardano i tempi di intervento per i diversi distretti e non invece i punti di partenza delle stesse. La riorganizzazione non ha nulla a che vedere con ragioni di tipo finanziario, ma è una misura necessaria per le criticità dovute al fabbisogno medico. Degli oltre 50 medici necessari nelle unità di pronto soccorso, erano 37 le risorse umane disponibili alla data dell’ultimo confronto”. Per quanto riguarda l’assegnazione dei medici al pronto soccorso, ha detto Donini, “non c’è tracciabilità di ogni singolo operatore”.

Sul tema delle performance: “L’automedica in Romagna al netto della riorganizzazione mantiene una media performante - ha detto Donini - E l’analisi dei tempi di soccorso conferma l’efficienza della rete di emergenza-urgenza. In Romagna il valore è pari a 15 minuti, ovvero al di sotto dello standard richiesto. Questa razionale organizzazione non inficia la qualità e l’uniformità del servizio garantito a tutti i cittadini, ma consente invece di affrontare meglio l’intensa attività dei pronti soccorso e di massimizzare l’utilizzo delle sale operatorie”.

Secondo l’assessore “le decisioni possono essere discusse, valutate e migliorate, ma vanno prima monitorate”. Il monitoraggio quindi è in corso: “Non è intenzione di Ausl dismettere il monitoraggio. Sui cambiamenti illustrati, che saranno mantenuti nei prossimi mesi, il monitoraggio ha evidenziato che la riorganizzazione in oggetto non ha comportato una riduzione degli interventi, nè un peggioramento dei tempi di soccorso”. 

Per quanto concerne infine la riorganizzazione nel lungo periodo anche in relazione al contesto nazionale, “l’assessorato regionale è al lavoro, si sta pensando al potenziamento del 118 e dei percorsi riguardanti le casistiche di emergenza-urgenza. Questa riorganizzazione più generale rappresenta una sfida importante, necessaria e fondamentale per la qualità della nostra sanità pubblica”.

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