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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Tecnopolo, arrivano altre risorse alla ricerca industriale pubblica

Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una modifica all’accordo di programma sul tecnopolo. La delibera è stata illustrata dall’assessore alle Attività produttive Massimo Cameliani

Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una modifica all’accordo di programma sul tecnopolo. La delibera è stata illustrata dall’assessore alle Attività produttive Massimo Cameliani. Cameliani ha spiegato che l’accordo di programma, sottoscritto nel 2010 tra gli altri da Regione, Università di Bologna, Comune e Provincia di Ravenna, prevedeva la realizzazione della sede definitiva del tecnopolo nell’ambito del comparto destinato alla Cittadella della nautica in zona ex Sarom e la ristrutturazione e l’adeguamento funzionale dell’officina e area bunker per idrogeno in area Rivoira al fine del loro utilizzo come campo prove per l’energia, per un investimento complessivo di 2,6 milioni di cui 1,7 a carico della Regione (Programma operativo regionale fondo europeo di sviluppo regionale 2007/2013).

Prendendo atto che non vi sono attualmente le condizioni per realizzare i lavori per la sede definitiva del tecnopolo nell’area ex Sarom in tempo utile all’insediamento dei laboratori del tecnopolo, nel frattempo già avviati in sede provvisoria, e che le problematiche connesse all’adeguamento dei locali dell’officina in area Rivoira alla sopravvenuta normativa antisismica non ne rendono conveniente l’adeguamento, Comune, Provincia e Camera di commercio – si legge nella delibera approvata - hanno chiesto alla Regione di ridestinare il finanziamento di 1,7 milioni al fine di dare la necessaria priorità alle attività di ricerca industriale nel territorio ravennate.

La Regione ha accolto la richiesta e quindi, come proposto dalla Provincia in qualità di soggetto promotore del tecnopolo a Ravenna, la sede del tecnopolo sarà collocata nella sede dell’Università di Bologna in via Sant’Alberto 163 a Ravenna e saranno cofinanziati programmi aggiuntivi di ricerca industriale, oltre a quelli già oggetto di precedenti convenzioni, per i seguenti laboratori già operativi presso i tecnopoli di Ravenna e Faenza: Ciri meccanica avanzata e materiali (Università di Bologna), Ciri edilizia e costruzioni (Università di Bologna), Ciri Energia e Ambiente ( Università di Bologna), Mitai di Certimac di Faenza, Istec-Cnr di Faenza.

“Ciò comporterà anche – ha concluso Cameliani – l’assunzione di ulteriori ricercatori che seguiranno nuovi progetti. La delibera è un risultato importante perché porta ulteriori risorse alla ricerca industriale pubblica nel territorio. Abbiamo inoltre coinvolto le associazioni imprenditoriali e di categoria per farne capire l’importanza e le potenzialità. Il tecnopolo di Ravenna rappresenta una importante novità dal punto di vista della cooperazione tra ricerca e imprese finalizzata all’innovazione del nostro sistema produttivo locale”. Cameliani ha annunciato inoltre che il 26 settembre, nell’ambito dell’evento Lab e Lab 2013 a Ravenna, si terrà un convegno per illustrare i risultati del tecnopolo e discutere con la Regione sulle prospettive di questi importanti strumenti anche in riferimento alla nuova fase di programmazione europea 2014-2020.
 
Il consigliere Nereo Foschini (Pdl) ha dichiarato voto favorevole dicendo che il tecnopolo è importantissimo per l’economia ravennate ma allo stesso tempo criticando il fatto che “non sono state date spiegazioni chiare delle ragioni per cui la programmazione precedente non è andata in porto”. Anche il consigliere Paolo Guerra (Lega Nord) ha dichiarato voto favorevole, condividendo tutto ciò che è stato detto da Foschini e auspicando un maggior coordinamento tra i tanti soggetti coinvolti nello sviluppo del tecnopolo e le imprese del territorio.

Anche per Sirio Stampa (Lista per Ravenna) dichiarazione di voto favorevole, con la precisazione che a essere ritenuto positivo è il risultato al quale si giunge ma non il precedente percorso. Per il Pd la dichiarazione di voto è stata fatta da Denis di Martino, che ha definito le modifiche introdotte non un ripiego ma una proposta alta e positiva di attività fondamentali per lo sviluppo del nostro territorio. Al dibattito era intervenuta anche la consigliera del Movimento 5 Stelle Francesca Santarella, ponendo alcune domande sulla sede scelta per il tecnopolo.

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