rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Vandini (M5S): "Ecco perché non voterò né de Pascale né Alberghini"

"Da una parte abbiamo il Pd, che valuta le persone in base all'appartenenza politica; dall'altra una coalizione che alimenta la rabbia".

“Io il 19 giugno andrò a votare e annullerò la scheda”. Così Pietro Vandini, capogruppo del Movimento 5 Stelle, annuncia le sue intenzioni in merito al ballottaggio. "Questa mia scelta deriva dal fatto che non si tratta di scegliere 'il meno peggio'; per me siamo davanti a due modi diversi di essere 'peggio'. Chi pensa che l’unico nostro obiettivo, nel momento in cui abbiamo iniziato a fare politica attivamente, fosse quello di far perdere il PD, sbaglia. L’obiettivo è sempre e solo stato quello di fare il bene per la città. Se così non fosse non avrebbe avuto senso dedicare anni per studiare e prepararsi per costruire proposte e programmi; se così non fosse non avrebbe avuto senso lavorare circondandosi di persone capaci, oneste e preparate, allontanando quindi estremisti ed urlatori".
"Da una parte - prosegue Vandini in una nota - abbiamo il Partito Democratico ovvero il sistema politico che vogliamo scardinare. Parliamo di quelli che da sempre valutano le persone in primis per l’appartenenza politica; parliamo di quel partito al quale mi sono rivolto per 5 anni in Consiglio Comunale, dicendo di considerare le nostre proposte e di valutarle nel merito perché erano null’altro che le istanze pervenuteci dal rapporto quotidiano con i cittadini. Dicevo loro che questo avrebbe aiutato ad avvicinare maggiormente i cittadini alla politica perché avrebbe permesso loro di prendere coscienza che le buone idee non hanno colore, e che il vero obiettivo della politica non è quello di piantare bandierine. Nulla da fare, per 5 anni mi sono sentito rispondere (fuori microfono) che accettare le nostre proposte avrebbe evidenziato una loro debolezza politica e questo non potevano permetterselo. De Pascale è il classico politico di professione, già assessore a Cervia e attuale segretario provinciale del PD, parliamo dunque di una nuova faccia messa davanti alle solite dinamiche".
Poi, Vandini passa a spiegare perché non voterà nemmeno per Alberghini. "Dall’altra parte abbiamo la coalizione a sostegno di Alberghini, coalizione nella quale la Lega ha preso le redini e ha guidato quasi completamente la campagna elettorale. Non parliamo dunque di una forza civica, perché se così fosse avrei certamente fatto valutazioni diverse. La Lega, tramite la Gardin, Pini e Rolando, per mesi ha insinuato, offeso e denigrato gli avversari ma mai a livello po- litico, bensì puntando sulla vita privata e lavorativa delle persone per loro politicamente ingombranti. Ma al di là di tutto questo ci sono delle proposte programmatiche lontane anni luce dal mio  modo di vedere l’amministrazione pubblica. Non parlo solo delle solite sparate leghiste alle quali anche alcuni candidati di Lista per Ravenna si sono adeguati (rimarrà negli annali la richiesta di un fondo per le armi), ma anche di questioni legate alla gestione delle partecipate e all’organizzazione dei servizi da offrire ai cittadini ravennati. In più occasioni Alberghini ha dichiarato ad esempio di voler vendere Romagna Acque, andando dunque nella direzione opposta al risultato del passato referendum sull’acqua pubblica. Troppo spesso ho visto meno inclusione sociale e più rabbia fine a se stessa. La città deve diventare una comunità, non un luogo dove chi sta peggio viene a prescindere identificato come un “invasore” o un delinquente; le famiglie italiane in difficoltà sono meno tolleranti e ricettive, occorre garantire agli italiani le condizioni di benessere necessarie affinché vivano meglio le relazioni con i migranti. Occorre questo, non alimentare la rabbia".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vandini (M5S): "Ecco perché non voterò né de Pascale né Alberghini"

RavennaToday è in caricamento