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Martedì, 30 Aprile 2024
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I vestiti sporchi di fango in vendita per beneficenza: "Macchie da indossare con fierezza"

"È come se fosse rimasta un’impronta, una traccia indelebile di ciò che ha devastato il nostro territorio. La macchia è divenuta simbolo di partecipazione e aiuto, è stata sdoganata"

Dal disastro una opportunità e un'occasione per fare del bene al territorio. Gli Archivi di Ricerca Mazzini a Massa Lombarda presentano "S-Macchiati", una speciale vendita in programma sabato 17 e domenica 18 giugno il cui ricavato andrà devoluto interamente alle strutture scolastiche di Sant’Agata sul Santerno, Fruges e Conselice, comunità duramente colpite. Si potrà scegliere tra gli indumenti che erano esposti nel punto vendita Mazzini del centro di Lugo, finito completamente allagato durante l'alluvione. Da questi danni subiti Attilio Mazzini e sua figlia Benedetta hanno deciso di dare un particolare contributo alla comunità.

Dalle 9 alle 19 all’esterno di uno degli hub degli Archivi Mazzini in via Castelletto 108, a Massa Lombarda, sarà possibile scegliere tra una selezione di capi vintage che potranno spaziare dal mondo militare all'abbigliamento da lavoro, dallo streetwear alle magliette iconiche degli anni ’90, oltre a pezzi inglesi e americani dei decenni scorsi, divisi tra camicie, giubbotti e giacche. L’iniziativa è patrocinata dai Comuni di Massa Lombarda, Sant’Agata sul Santerno e Conselice.

"I vestiti del negozio erano tutti cartellinati - spiega Attilio Mazzini - e il contatto prolungato con l’acqua ne ha trasferito la sagoma e i colori sui tessuti. Una macchia che non permette più di venderli, però l’effetto ottenuto è talmente bello che abbiamo pensato a come ribaltare quel disastro in un tocco di unicità. La stampa smacchiata su quei capi non è infatti replicabile e quindi li rende tutti pezzi unici. È come se fosse rimasta un’impronta, una traccia indelebile di ciò che ha devastato il nostro territorio. A questi abbiamo aggiunto altri nostri capi che nella loro 'vita precedente' sono stati comunque smacchiati, lavati e igienizzati".

"Questo tragico evento ha creato un impatto fortissimo nella nostra società - ha aggiunto la figlia Benedetta -. È nata una forte condivisione e collaborazione di aiuti nei più svariati modi. In molti abbiamo indossato abiti sporchi e usurati con la stessa fierezza e orgoglio di chi sfila a una elegante serata di gala. Si è diffuso un senso di appartenenza che da tempo non si osservava e che si è sviluppato in tutte le comunità colpite e non. La macchia è divenuta simbolo di partecipazione e aiuto, è stata sdoganata".

"Ringraziamo la famiglia Mazzini per questa iniziativa, non solo per l'aiuto concreto che potrà dare alle nostre comunità, ma anche per l'originalità dell'idea, che contribuirà a tenere alta l'attenzione su quanto accaduto - hanno dichiarato i sindaci dei tre Comuni interessati, Enea Emiliani, Paola Pula e Daniele Bassi -. È importante infatti che ciò che abbiamo vissuto e subito diventi un punto di partenza capace di scaturire nuove e radicali riflessioni sul nostro territorio e la sua tutela".
 

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