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Martedì, 30 Aprile 2024
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Si conoscono spalando fango e nasce l'idea: creano la 'maglietta del volontario' per aiutare gli alluvionati

Un progetto nato quasi per caso, attorno a un tavolo a cena dopo una giornata a spalare fango, tra persone appena conosciute. Da quell'incontro è nata la 'maglietta del volontario'

Un simbolo che rappresenta la forza dei volontari della Romagna e dà sostegno economico alle popolazioni colpite dall'alluvione. Un progetto partito quasi per caso, attorno a un tavolo a cena dopo una giornata a spalare fango, tra persone appena conosciute. Da quell'incontro è nata una maglietta con un particolare disegno, prodotta dalla tipografia Stampami di Faenza e venduta per raccogliere fondi in favore delle vittime.

Un successo "commerciale" per Luca, il titolare della tipografia, che in un poco più di 24 ore dal lancio del prodotto ha raccolto quasi duemila euro. "Le stampo al momento, ho un sacco di ordini arrivati tramite Facebook, è fantastico", racconta entusiasta. Sulla maglia il fumetto di un giovane volontario con un berretto, che si carica sulle spalle una sagoma dell'Emilia-Romagna e la porta fuori dal fango. Lo ha realizzato Andrea, in arte Shot, tatuatore e fumettista di Campi Bisenzio, provincia di Firenze, conosciuto da Luca per una serie di coincidenze.

Luca si identifica in quel disegno: nei giorni scorsi ha chiuso la serranda della tipografia, anche se non aveva avuto danni, per andare a dare una mano ai suoi concittadini, lavorando inoltre al coordinamento di tante persone che arrivavano in città, anche da più parti d'Italia. In questo coordinamento c'è anche Mattia, di Savignano. Loro due si sono conosciuti per strada nei primi giorni dell'emergenza.   

La maglia dei volontari della Romagna che raccoglie fondi per sostenere gli alluvionati

"Luca ci sta mettendo l'anima - racconta Mattia - finisce di stampare le maglie e torna a spalare. È una persona fantastica che ho conosciuto insieme ad altri due cuori d'oro come Alex e Keoma, che ci aiutano a coordinare i gruppi di lavoro. Siamo arrivati a gestire anche sessanta persone". "Ho tenuto chiuso per una settimana - riprende Luca - ma anche ora, dopo aver finito in negozio, mi muovo e vado a svuotare qualche cantina".

Tra le varie persone che hanno coordinato nelle attività hanno conosciuto Simona, venuta a Faenza da Campi Bisenzio per aiutare gli alluvionati. Dal loro incontro è nata prima l'idea grafica e poi il progetto della maglia. "Ho conosciuto Luca e Mattia - spiega Simona - nei giorni passati con un'amica in Romagna per cercare di dare una mano. All'inizio abbiamo lavorato come una sorta di catena umana alla raccolta e lo svuotamento dei secchi di acqua e fango. Poi man mano ci hanno indicato dove potevamo essere utili. A fine giornata, al Rione Rosso, ci siamo ritrovati per mangiare qualcosa insieme. E lì Mattia mi ha parlato della sua idea".

"Avevo in testa questa immagine - riprende Mattia - della figura di un volontario che emerge dal fango portando sulle spalle una rappresentazione della regione. Mi sarebbe piaciuto farla diventare un logo". "A quel punto - riprende Simona - ho detto di avere un caro amico, Andrea, che fa il disegnatore a Campi. Li ho messi in contatto e nell'arco di mezza giornata l'idea è diventata disegno". 

Il logo è subito piaciuto, spiega Andrea: "Ho mandato un paio di bozze e in poco tempo hanno scelto quella che è diventata l'immagine per le magliette. È bello poter aiutare, anche a distanza e in questo modo, tutte queste persone che si stanno spaccando la schiena". La maglia ha avuto immediato successo. La usano i volontari che stanno ancora spalando ed è stata indossata anche da un gruppo di musicisti durante un live in un locale. "In poche ore siamo arrivati a quasi 200 ordini, molte maglie sono già state consegnate, anche grazie a Simona, fuori dalla Romagna. Le altre - conclude Luca - arriveranno nei prossimi giorni. Siamo veramente contenti".

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