Una quercia in suo nome nel bosco che ha contribuito a ricreare: così Fusignano ricorda Luigi Rambelli
È stata messa a dimora in una cerimonia alla presenza del sindaco Pasi, della moglie Sonia e del figlio Yuri
Un albero piantato nell'area verde che aveva contribuito a ricreare. Il Comune di Fuisgnano ha voluto ricordare nei giorni scorsi Luigi Rambelli, scomparso il 31 gennaio di un anno fa, con la messa a dimora di una quercia nel bosco cittadino, accompagnato da una targa a lui dedicata. Rambelli è stato un dirigente della Cgil e di Legambiente, di cui è stato responsabile per il settore turismo a livello nazionale, nonché presidente regionale dell'associazione. A fine anni Novanta è stato tra i principali promotori dell'idea di ricreare il bosco di Fusignano.
Alla cerimonia erano presenti il sindaco Nicola Pasi, la moglie di Rambelli Sonia Verlicchi e il figlio Yuri. "Una persona molto schietta e spesso intransigente che si è fatta portatrice di battaglie importanti - ha commentato il sindaco Pasi -. È stato spesso critico nei confronti della politica, ma è criticando e mettendo in discussione le cose che si stimola il cambiamento; un attivista ha il compito di spronare verso obiettivi lontani, allo stesso modo in cui un amministratore ha il compito di costruire una sintesi: è dall'intensità di questo confronto che spesso nascono le scelte non scontate".
"Se a Fusignano oggi è possibile passeggiare nel ritrovato bosco dei Calcagnini è perché trent'anni fa Legambiente, il Wwf e l'Amministrazione comunale hanno insieme voluto ricostruirlo - conclude il primo cittadino -. Quello che oggi è un patrimonio di tutti fu allora una scelta coraggiosa. Mettere a dimora un nuovo albero in questo luogo tanto importante quanto identificativo per l'impegno civico di Luigi Rambelli crediamo possa rendere il giusto onore alla sua memoria".