"Come sarà l'estate al mare con il Coronavirus?"
Ho in mente una frase pronunciata nel celeberrimo film Il gladiatore... "Al mio segnale scatenate l'inferno" L'estate 2020 si preannuncia rovente, un'estate "coatta" che tra prescrizioni, protocolli, ansie e turbamenti, "ripartirà" in parte già da lunedì 18 maggio, un'estate fatta di nuove regole, un'estate che io auspico sia soprattutto all'insegna della sicurezza e del bene comune. Le linee guida di certo non mancano, ma sono tutte condivisibili? In un modo o nell'altro, l'economia deve tornare a crescere, d'altronde, non si può morire di Covid-19 ma neanche di "fame"... Stabilimenti balneari, ristoranti, bar, pizzerie, alberghi, campeggi, residence e altre attività stanno lavorando per accogliere i propri ospiti. Ma come sarà veramente l’estate al mare con il Coronovirus? Il leitmotiv sarà sucuramente il pranzo sotto l'ombrellone e il nodo prezzi; un'estate diversa, pochi gli ombrelloni e distanziati, più spazi liberi e pochi giochi per i bambini. Ma c'è ben altro! Se da un lato ci sono i posti di lavoro da proteggere, dall’altro ci sono stabilimenti balneari, ristoranti e strutture ricettive che per adeguarsi alle norme dovranno investire molto denaro, se dovranno essere rispettate specifiche regole, in primis le procedure di sanificazione giornaliere. Senza dubbio le linee guida troppo rigide dell’Inail, sottoscritte dall’Istituto Superiore di Sanità, non lasciano indifferenti gli operatori del turismo, occorrerà fare molta attenzione; i datori di lavoro rischiano un processo penale nel caso in cui un loro dipendente si ammalasse di Covid-19 sul posto di lavoro (il contagio è infortunio sul lavoro). Non ci resta altro che sperare di vivere un'estate più serena possibile, augurandoci che l'andare al bar, nei parchi, in spiaggia, al ristorante o fare una semplice uscita con famigliari e amici non diventi un motivo di preoccupazione ma un motivo di libertà e serenità. Buona estate a tutti.
Antonio Emiliano Svezia, consigliere comunale a Cervia