Il futuro della Torraccia, "Fu set di due film. Potrebbe ospitare delle iniziative d'estate"
Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di una nostra lettrice sulla cosiddetta 'Torraccia' che sorge nelle campagne fra Classe e Lido di Dante: "Leggo, in questi giorni, su stampa locale e social, che la maggioranza del Consiglio comunale ha votato contro la mozione di Alvaro Ancisi per salvare la Torraccia. Ho avuto la fortuna, per tanti anni passati, di trascorrere giornate bellissime in questo angolo di campagna, Sono salita molte volte sulla sommità della torre in questione e devo dire che era emozionante e, anche se non sembra alta, di lassù la campagna dorata di grano o verde di erba medica o gialla di girasoli, era un gran bel vedere per occhi e spirito. Lunghe domeniche estive con il gruppo di amici che non vedevano l’ ora di essere a questi incontri con tanto di pranzi all’ aperto e pomeriggi con letture di poesie e partite a briscola e beccaccino. Anche l'ing Arnaldo Roncuzzi, profondo conoscitore di questo territorio, era spesso amabile “raccontatore” di storia, archeologia e acque. Per non parlare delle foto ai tramonti con lo sfondo di quei pini ad ombrello, fedeli guardiani della Torraccia. E pure in inverno al calore del camino all’interno della casa si tornava molto indietro nel tempo. Ricordo una volta con una nebbia da coltello, in un silenzio totale, la Torraccia sembrava sospesa. Indimenticabile paesaggio surreale. Forse in pochi lo sanno, ma sull'aia furono girati anche due film. Inoltre c è anche tutta una letteratura interessante e curiosa ambientata alla Torraccia. Storia, miti e leggende. Per non parlare dei molti fotografi, professionisti e non, che l hanno immortalata e quanta iconografia e pubblicazioni al riguardo esistano. Basta fare una visita ad alcune librerie ravennati specializzate, per trovare pubblicazioni con vari riferimenti. Ho avuto l onore di essere stata una collaboratrice del Centro Relazioni Culturali di Ra, l ultima rimasta con Walter Della Monica. Per uno degli ultimi libri usciti dal Centro “Storie e leggende della vecchia Romagna”, raccolta di scritti di Francesco Serantini, tra i maggiori scrittori di Romagna, con prefazione di Walter, (Ed:Il Ponte vecchio Cesena) ebbi l incarico di scegliere personalmente i testi da pubblicare. Da pag 174 a pag 178, il “Delitto nella torre”, storia d amore e morte, è ambientato proprio nella Torraccia. Questo per dire che la Torraccia non è solo un cumulo di pietre ricoperte d’ erba, rifugio di piccoli rettili, volatili e fauna selvatica, un manufatto storico di secoli fa, ma anche una testimonianza di un passato più recente che ha ispirato scrittori e artisti. Ed è ancora là, tenacemente e romanticamente ancorata alla terra, anche se tantissimi concittadini non la conoscono proprio. Penso che basterebbe poco per metterla un po’ più in sicurezza. Nelle sere d’ estate, fra le tante iniziative che si fanno in ogni dove, non sarebbe male pensare a qualcosa lì, sotto le stelle con lo sguardo della luna. Spero che qualcuno raccolga l idea. Potrebbe essere anche un modo di contribuire, con un simbolico minimo pagamento d’ ingresso alle serate, ad un fondo, almeno per ripulirla e consolidarla. Magari quando si vede che c’è qualche buona intenzione di conservare la Torraccia, potrebbe trovarsi qualche sponsor".
G.B.