Trovano una busta col suo nome vicino al cassonetto, multa da 214 euro: "Ma io non ho abbandonato nulla"
Diamo spazio alla segnalazione di una nostra lettrice, Federica, che nei giorni scorsi ha ricevuto un "verbale di accertata violazione" contestata da un accertatore Hera. Nel verbale ricevuto si legge: "Ho rivenuto a terra a lato del cassonetto stradale una busta sopra la quale era riportato il nominativo" di Federica, con tanto di indirizzo. Un rifiuto che quindi sarebbe stato ritenuto "riconducibile" alla cittadina ravennate. Infatti il verbale prosegue: "In quanto produttore di rifiuti, consentiva che il suddetto materiale fosse abbandonato a terra fuori dal cassonetto". La multa alla fine è di 214 euro.
Come racconta Federica, nel verbale si precisa che "Il trasgressore può inviare scritti difensivi al Sindaco del Comune di Ravenna entro 30 gg. dalla data di notifica del presente verbale". Ma qui arriva un ulteriore problema: "Nessun punto dove si chiarisce a chi fare richiesta agli atti, fermo restando che non ho mai lasciato nulla fuori dal cassonetto. Mi sono subito recata allo sportello Hera di Ravenna per avere la documentazione che correda il verbale ma non sapevano nemmeno di cosa si trattasse, mi hanno richiamata lunedì invitandomi ad andare alla polizia municipale. Ciò detto ho contattato la polizia municipale di Ravenna - ufficio verbali - che mi comunicano di non avere nessuna documentazione in quanto il verbale non è stato emesso da loro e mi hanno fornito una email", per contattare gli accertatori di Hera.
"Trovo inconcepibile che in un verbale l’unico punto di contatto per il ricorso è 'il trasgressore può inviare scritto difensivi al Sindaco del comune di Ravenna entro 30 gg'. E trovo altresì non ammissibile ricevere un verbale perché è stato trovato non so cosa di fianco ad un cassonetto con mio nome e cognome ed indirizzo. Una persona anziana o con meno caparbietà di me come farebbe a gestire la situazione?", conclude Federica.