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Wild swimming, per nuotare in acque libere: cos’è e dove praticarlo

Il nuovo in acque libere, universalmente noto come wild swimming, è uno sport outdoor in costante ascesa, che si pratica all’aria aperta nel bel mezzo della natura incontaminata

È diventato uno degli sport outdoor molto apprezzato, in costante ascesa, tanto che negli ultimi 5 anni, come riporta un sondaggio della Outdoor Swimming Society, l’autorità mondiale in fatto di nuoto outdoor, più del 50% dei nuovi nuotatori pratica il nuoto in acque libere. Ma cos’è? Si chiama wild swimming – letteralmente “nuoto selvaggio” – e si pratica in fiumi, laghi e mare aperto.

Molto diverso dal nuotare in piscina. Molto, per l’appunto, wild! Ma perché farlo? Per vivere un’esperienza unica, sempre diversa perché nuotare in acque libere vuol dire sottoporsi anche a cambiamenti climatici che, nel bene o nel male, influiscono sull’acqua, sulla sua stabilità, sulla temperatura e su tanti altri fattori.

Praticare wild swimming consente di immergersi al 100% nella natura. Perché fiumi e laghi sono disseminati tra i boschi, sulle montagne e nelle varie aree naturali della nostra bella Italia.

Come praticare wild swimming? Innanzitutto è opportuno essere dei nuotatori esperti. Non parliamo di professionisti del nuoto, ma è necessario essere molto bravi, avere un’ottima resistenza, una grande forza. Bisogna poi vincere la paura di non riuscire a vedere il fondale ed è importante, visto l’imprevedibilità delle condizioni sia dell’acqua e della sua corrente che del meteo, praticare wild swimming in compagnia. Insomma, mai nuotare da soli in acque libere.

La più grande comunità di wild swimmer attualmente si trova nel Regno Unito. Qui si organizzano gare e competizioni, gestite da Outdoor Swimming Society. Tuttavia anche l’Italia ha una sua associazione di riferimento, riconosciuta dal Coni e affiliata Csi: si chiama Nal e promuovere nel nostro territorio la cultura del nuoto nelle acque libere.

Per praticare wild swimming bisogna equipaggiarsi per bene. se quando fa caldo può bastare solamente il costume da bagno, quando le acque rinfrescano è meglio indossare una o due cuffie, una muta e una maschera al posto degli occhiali da nuoto, per coprire gran parte del viso.

Wild swimming in Italia: dove farlo? 

Ora non resta che trovare dove nuotare in acque libere in Italia. Per farla semplice, si può fare wild swimming ovunque si voglia, purché non ci sia il divieto di balneazione. In ogni caso vi diamo qualche spunto, così da stuzzicare la vostra voglia di nuoto selvaggio.

Ci sono le pozze Smeraldine nei pressi di Pordenone: si trovano nel parco naturale delle Dolomiti friulane e qui è possibile praticare wild swimming lungo il fiume Meduna.

Tra i luoghi in Italia migliori per fare wild swimming ci sono il lago di Garda, partendo dalla spiaggia di Sirmione, in Valle d’Aosta si presta bene il torrente Fer immerso nel bosco di Cignas. Decisamente spettacolari le cascate di Candalla a Camaiore, in provincia di Lucca.

Nel Viterbese vi suggeriamo di fare qualche bracciata nelle Terme del Bullicame, a libero accesso.

Più a sud c’è la cascata Capelli di Venere, raggiungibili da Casaletto Spartano. Ci troviamo in Campania, nei pressi della costiera amalfitana.

In Sardegna vi consigliamo il nuoto in acque libere il torrente di Rio Pitrisconi, zona San Teodoro, uno dei più famosi percorsi da fare in canoa.

Articolo originale su Today,it

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