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Automobilismo / Faenza

Historic Minardi Day, spettacolo a Imola: tra passato e presente, la passione per i motori accende grandi e piccini

Rombi di un’altra epoca, tra prototipi e vetture formula. Grande l’attesa ovviamente per lo show di Formula 1, con in pista anche le Ferrari che furono di Jean Alesi e Alan Prost

Non è mancata la tradizionale “nuvola di Fantozzi” a bagnare uno tra gli eventi più attesi dagli appassionati del motorsport e che di anno in anno presenta sempre qualche chicca in più. Bagno di folla sabato per l’esordio della sesta edizione dell’Historc Minardi Day: fin dalla prima mattinata era ben visibile all’ingresso dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola un lungo serpentone in attesa di acquistare un biglietto per il paddock ed immergersi nella storia delle quattro ruote. Un autentico museo a cielo aperto dei motori, a sfilare lungo i cordoli del Tamburello, della Tosa e della mitica Rivazza. Una festa per tante famiglie: stupore tra i bimbi, con l’immancabile cuffia tra le orecchie per attenuare quella che può essere considerata una sinfonia dei dieci e dodici cilindri. Rombi di un’altra epoca, tra prototipi e vetture formula. Grande l’attesa ovviamente per lo show di Formula 1, con in pista anche le Ferrari che furono di Jean Alesi e Alan Prost, ma anche le Jaguar portate in pista da Eddie Irvine. Tantissimi gli ospiti, che non hanno mancato l’abbraccio dei visitatori, concedendosi a foto e autografi. Tra i più acclamati Alessandro Nannini, Riccardo Patrese e Pierluigi Martini, bandiera Minardi, che ha portato in pista la Tyrell a sei ruote P34/02 del 1976. Di Nannini è stata ricordata la sua unica vittoria in Formula Uno, nel 1989 con la Benetton, nel discusso Gran Premio del Giappone a Suzuka, quello entrato nella storia per la collisione tra Ayrton Senna e Prost. Patrese ha ricordato le “gioie ed i dolori” di Imola, facendo riferimento alla vittoria con la Williams nel 1990, ma anche anche a quella sfumata con la Brabham nel 1983 o l’incidente con la Williams al Tamburello del 1991. Patrese, affiancato dal figlio Lorenzo, ha sottolineato quanto sia “bellissima l’atmosfera che si respira qui a Imola, un circuito bellissimo tra presente e futuro”.
 

Accompagnato dal figlio c’era anche Luca Badoer, che a Imola ha percorso migliaia di chilometri tra test weekend di gare con Scuderia Italia e Minardi e poi da collaudatore Ferrari. Direttore d’orchestra della manifestazione Giancarlo Minardi, fondatore della scuderia e presidente dell’autodromo, a cui sono arrivati i ringraziamenti del sindaco Marco Panieri: “Giancarlo e la sua famiglia hanno rappresentato è rappresentato un’opportunità per il nostro territorio. Sono la storia dell’automobilismo, creando un legame con il cuore e la passione dei tifosi. Imola rappresenta il tempio della velocità e continueremo a lavorare con la Formula 1, ottimo canale attrattivo per la nostra città”. Come da tradizione non è mancato il solito scroscio di pioggia che si presenta puntualmente ad ogni Minardi Day: mezz’ora di pioggia prima di lasciare spazio nuovamente al sole che ha asciugato in fretta la pista. Ma non solo pista: nel paddock esposizioni di Lego, vendite di modellini e gadget e presentazioni di libri nella sala briefing. Domenica si replica. E per chi non vuole perdere l’appuntamento del Gran Premio di Formula 1 in Belgio, con la Ferrari di Carlos Sainz in pole, ci sono i maxi schermi a soddisfare la passione per la classe regina delle quattro ruote.

La sesta edizione dell’Historic Minardi Day a Imola (foto di Daniele Arfelli)

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