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Portiere squalificato dopo le offese all'arbitro, il Ravenna presenta ricorso: "Provvedimento eccessivo"

"Un atto doveroso - spiegano dalla società - in quanto un'espressione verbale, per quanto offensiva, non può giustificare la pesantezza di tale squalifica, per di più comminata ad un giocatore che ha basato tutta la propria carriera sul principio della correttezza"

Il Ravenna calcio presenterà ricorso alla Giustizia sportiva per il provvedimento di squalifica per cinque giornate emesso nei confronti del proprio portiere Gianmaria Rossi, stoppato "per avere rivolto frasi blasfeme ed espressioni irriguardose nei confronti della Terna Arbitrale". "Un atto doveroso - spiegano dalla società - in quanto un'espressione verbale, per quanto offensiva, non può giustificare la pesantezza di tale squalifica, per di più comminata ad un giocatore che ha basato tutta la propria carriera sul principio della correttezza".

La società, precisano, "non vuole alimentare alcuna forma di vittimismo, piuttosto ribadire e tutelare con fermezza la serietà del proprio gruppo squadra, che sta fieramente lottando per raggiungere obiettivi tanto importanti quanto consoni al blasone della città di Ravenna e dei propri tifosi".

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