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Volley, il cuore di Ravenna non basta: Trento vince 3-0

Al solito i ravennati ci mettono il cuore, ma i padroni di casa non fanno sconti e si rivelano più freddi e concreti

La Bunge gioca alla pari per due set (il primo e il terzo) contro la corazzata Diatec, che a Trento si aggiudica l’anticipo della settima giornata di ritorno dimostrandosi imbattibile di fronte al suo pubblico (dodicesimo successo stagionale di fila). Al solito i ravennati ci mettono il cuore, ma i padroni di casa non fanno sconti e si rivelano più freddi e concreti nei momenti fondamentali, sfruttando al massimo la serata di buona vena di Giannelli, Urnaut e Daniele Mazzone, quest’ultimo miglior giocatore del match tirato fuori dal cilindro di Lorenzetti al posto dell’influenzato Solé. Soprattutto nel primo periodo Lyneel e compagni fanno vedere le cose migliori, conducendo a lungo, per poi però fare i conti con gli spietati trentini. Il sestetto di Soli resta così fermo a quota venti punti, a quattro lunghezze di distanza dall’ottavo posto che vale i playoff occupato da Vibo Valentia, domenica atteso dalla dura trasferta di Civitanova.

Sestetti titolari - I padroni di casa scendono in campo con Giannelli in regia, Stokr opposto, Antonov e Urnaut schiacciatori, Van De Voorde e Daniele Mazzone centrali, Colaci libero. Il coach Lorenzetti tiene in panchina Lanza, mentre Solé è fuori causa per un attacco influenzale. Nella Bunge figura nel sestetto iniziale Kaminski al centro, assieme a Ricci, mentre per il resto vengono confermati Spirito al palleggio in diagonale con Torres e di banda Lyneel e Van Garderen, con Goi in seconda linea.

Primo set - Torres segna tre punti di fila e la Bunge scatta sul 4-8, ma l’ace di Antonov dimezza il vantaggio: 6-8. Il sorpasso della Diatec arriva per un errore di Lyneel (15-14) e i ravennati reagiscono con Kaminski, che mette a terra il muro del 15-17. Coach Lorenzetti getta nella mischia Lanza e Trento mette la freccia grazie a un muro di Daniele Mazzone: 20-19. Si va avanti di pari passo fino a quando Torres non piazza il break del 21-22, ma Van De Voorde ribalta tutto con il muro del 24-23. Soli chiama time out, ma al ritorno in campo Lyneel spara fuori e i padroni di casa passano in vantaggio: 25-23.

Secondo set - Sono gli ace di Antonov (8-7) e Van De Voorde (10-8) a scavare il primo divario, poi Urnaut firma il 12-9 e coach Soli ferma il match. Un’altra battuta vincente, questa volta di Daniele Mazzone, spinge sul 15-11 Trento, che fugge sul 16-12 grazie a un muro di Giannelli che obbliga l’allenatore giallorosso a usare la seconda chiamata. Un block di Urnaut fa volare la Diatec sul 20-14, con la Bunge che abbozza una reazione con l’ace di Van Garderen per il 22-18. A questo punto sale in cattedra ancora il martello sloveno, che concretizza il primo dei sei set ball a disposizione dei padroni di casa: 25-18 e 2-0.

Terzo set - C’è Bossi per Ricci nella Bunge, che rimane attaccata alla Diatec fino all’8-8, poi Antonov tira fuori dal cilindro una magia per il 10-8 dei trentini. Entra Raffaelli per Lyneel, dolorante alla schiena, e tra i tanti errori al servizio si prosegue di pari passo, con Ravenna che raggiunge gli avversari grazie a una schiacciata lunga di Giannelli: 13-13. Il palleggiatore mette a terra però il muro del 16-14 e il diagonale di Van Garderen va fuori (19-17), con Soli che chiama time out. L’attacco di Raffaelli esce, con Trento che va su +3 (21-18) e Soli che ferma ancora il match. I ravennati non sono mai domi e si portano a -1 con Torres (21-20), ma un’invasione regala il 23-21 ai padroni di casa, che chiudono la sfida con Giannelli al primo match point: 25-22.

Commenta coach Soli: “Abbiamo tenuto testa a questa Trento con una gara importante e di cui sono comunque soddisfatto. E’ chiaro che con corazzate come la Diatec non basta giocare bene. Il rimpianto è tutto per il finale di primo set. Averlo vinto ci avrebbe probabilmente offerto ancora maggiori stimoli e forse il risultato poteva essere diverso".

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