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Cronaca

Accusato di furto e licenziato, Fiom proclama 4 ore di sciopero

La Fiom spiega che all'operaio è stato attribuito il furto di "un paio di scarpe antinfortunistiche usate, bagnate e nemmeno del proprio numero"

E' stato licenziato dallo stabilimento ravennate di Marcegaglia con l'accusa di avere rubato un paio di scarpe antinfortunistiche. Un provvedimento definito "discriminatorio" dalla Fiom-Cgil di Ravenna che in una nota del suo segretario Milco Cassani ha annunciato quattro ore di sciopero per venerdì in solidarietà al lavoratore che è anche invalido. La Fiom spiega che all'operaio è stato attribuito il furto di "un paio di scarpe antinfortunistiche usate, bagnate e nemmeno del proprio numero".

Atto che viene definito come "una leggerezza in assoluta buona fede". Tuttavia il lavoratore in questione "non si è appropriato di nulla, anzi ha consegnato le scarpe alla dipendente di una ditta che opera all'interno dello stabilimento alla quale non erano state consegnate le calzature antinfortunistiche necessarie".

Per la Fiom-Cgil il licenziamento "é discriminatorio" in quanto il dipendente, "che ha pesanti invalidità, da anni sta cercando di fare valere i propri diritti nell'ambito dell'ambiente lavorativo, fino a promuovere un'azione legale ancora in corso davanti al giudice del Lavoro di Ravenna".

Le ragioni della presunta discriminazione vengono ricondotte anche "all'appartenenza del lavoratore alla nostra organizzazione sindacale e alla sua candidatura nelle liste della Fiom per le imminenti elezioni della Rsu". In ogni modo, il licenziamento è stato definito come "inaccettabile e sproporzionato". La Cgil garantisce che il provvedimento verrà impugnato.

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