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Cronaca

Truffatori dello specchietto arrestati ad Aversa: avevano colpito anche a Ravenna

Il prezioso raccordo investigativo partito dalla Compagnia Carabinieri di Ravenna, ha consentito di raccogliere ogni elemento utile all’identificazione dei soggetti su tutto il territorio nazionale

Arrestata una banda di truffatori seriali che, con il vecchio raggiro dello specchietto, attraversava l’Italia a bordo di auto prese a noleggio in cerca di vittime che pagassero subito in denaro contante: avevano colpito anche nella Provincia di Ravenna. Una mattina di fine ottobre avevano tentato l’ennesimo colpo il zona darsena a Ravenna. "Peccato" che il pronto intervento di un militare del Comando Provinciale Carabinieri avesse assistito alla scena: il risultato non è stato limitato allo sventare il tentativo di truffa, ma la raccolta di elementi investigativi ha sollevato un caso più grande.

Dopo la divulgazione della notizia, molte persone, anche dalla vicina Lugo, hanno preso coraggio e denunciato l’analogo episodio in territori limitrofi al comune ravennate. Da lì, i Carabinieri del Comando Compagnia di Ravenna hanno fatto da raccordo su tutto quanto potesse essere utile a sgominare la banda. Si è così appurato che i 3, tutti campani con numerosissimi precedenti specifici, prendessero macchine a noleggio da una società nel casertano, per poi andare a fare razzie in giro per l’Italia. L’opera di raccolta informativa dei militari dell’Arma ha travalicato i confini regionali per poter fare quadrato intorno al sodalizio criminale.

Le foto dei truffatori sono state raccolte e mostrate alle vittime, che per un presunto danno allo specchietto arrivavano a pagare centinaia di euro; i riconoscimenti sono avvenuti anche nelle Marche.   L’opera di monitoraggio dei Carabinieri ha consentito di far scattare un vero e proprio allarme nei confronti della banda, della quale si attendeva solo il prossimo colpo: questo non ha tardato ad arrivare. Ad Aversa era stata messa in piedi la solita scenetta, un uomo accovacciato a chiudere lo specchietto e gli altri due pronti a richiedere il ristoro del presunto danneggiamento.

L’uomo che però si sono trovati di fronte ha capito immediatamente la situazione e con diverse scuse ha protratto la trattativa sul pagamento sino al punto in cui i 3 lo avrebbero lasciato andare. Suonato il nuovo campanello per i membri della banda sono scattate le manette. Il prezioso raccordo investigativo partito dalla Compagnia Carabinieri di Ravenna, ha consentito di raccogliere ogni elemento utile all’identificazione dei soggetti su tutto il territorio nazionale; i truffatori sono stati accompagnati davanti alla magistratura di Napoli.

"Da un trafiletto di giornale è stato possibile risalire a molte vittime ottenendo un valido risultato - affermano dall'Arma -. I Carabinieri invitano a sporgere denuncia qualora dovessero riconoscere nelle effigi autori di reati di loro conoscenza ed in ogni caso a segnalare casi analoghi rifacendosi al numero di pronto intervento 112 per non incorrere in truffe e salvare altre potenziali vittime".

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