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Cronaca

Blocco del traffico, ritirato lo stop ai diesel Euro 4. De Pascale: "Decisione coraggiosa"

E' soddisfatto il sindaco Michele De Pascale dopo che lunedì la Regione ha deciso di fare un passo indietro, ritirando il blocco della circolazione per i motori diesel euro 4

"Ringrazio il Presidente Stefano Bonaccini per aver preso ìuna decisione coraggiosa e lungimirante. Saper rivedere, migliorandolo, un provvedimento, ascoltando cittadini e territori, senza perdere di vista gli obbiettivi strategici, è l'ennesima prova dell'autorevolezza della guida della nostra Regione". E' soddisfatto il sindaco Michele De Pascale dopo che lunedì la Regione ha deciso di fare un passo indietro, ritirando il blocco della circolazione per i motori diesel euro 4. Blocco che nelle scorse settimane aveva ricevuto numerose contestazioni da parte di maggioranza e opposizione.

"Con il nuovo provvedimento si dà maggiore tempo ai cittadini rinviando il blocco degli Euro 4 diesel, si potenziano sia le misure straordinarie in caso di sforamenti che le domeniche ecologiche e, soprattutto, la Regione mette in campo 5 milioni di euro per nuovi incentivi economici per cambiare i veicoli privati più inquinanti - spiega il primo cittadino ravennate - Il miglioramento della qualità dell'aria è un tema vero e urgente e anche le polemiche di questi giorni hanno avuto l'utilità di aprire un dibattito e informare i cittadini su vincoli che comunque, per quanto giustamente prorogati, devono vederci impegnati fianco a fianco, amministratori e cittadini".

Martedì, intanto, De Pascale ha firmato un'ordinanza che rettifica quella entrata in vigore l'1 ottobre e attende le nuove misure a fronte di sforamenti dei limiti di polveri sottili nell'aria, col rafforzamento delle domeniche ecologiche. Una volta che queste ed altre azioni saranno declinate dalla Regione nei dettagli tecnici, il Comune di Ravenna le recepirà in una successiva ordinanza, che andrà a sostituirsi completamente a quella entrata in vigore l'1 ottobre.

"Credo che sia stata presa la direzione giusta - aggiunge il segretario provinciale Pd Alessandro Barattoni - Dopo le sollecitazioni di tanti cittadini, artigiani e imprese è giusto trovare un compromesso che non penalizzi le piccole imprese e i cittadini che non possono permettersi di cambiare l’automobile da un giorno all’altro. Una soluzione di buon senso è stata trovata anche grazie all’impegno dei sindaci di Ravenna, Faenza e Lugo. C’è un problema ambientale su cui dobbiamo sensibilizzare tutti per il quale sono stati comunque previsti dalla Regione investimenti importanti: cinque milioni di euro dal 2019 che serviranno per incentivi economici per la rottamazione dei veicoli più inquinanti oltre all’abbonamento gratuito al bus per chi viaggia in treno e il pagamento del bollo per tre anni a chi compra un’auto ibrida. È necessario continuare a impegnarsi a fondo per trovare una soluzione strutturale al problema, reale e molto serio, dell’inquinamento nella nostra regione ma senza mettere in difficoltà le famiglie e i lavoratori".

Per Articolo 1 MDP "per tutelare l’ambiente, la salute, la qualità della vita nelle nostre citta’ c’è bisogno di spingere l’applicazione delle nuove tecnologie e disponibili (energie rinnovabili, tecnologie pulite, economia circolare). Per tutelare ambiente e salute le misure di emergenza sono in taluni casi necessarie ma non possono costituire la soluzione del problema e comunque vanno programmate e cadenzate per tempo per consentire ai cittadini e agli operatori economici di organizzarsi. E' inoltre opportuno che le 4 Regioni della Pianura Padana propongano misure omogenee e che si tutelino le fasce della popolazione con i redditi più bassi".

Articolo 1 propone che "Governo innanzitutto e Regioni definiscano una Pianificazione nazionale per promuovere importanti interventi strutturali per ridurre progressivamente i livelli di inquinamento e migliorare la qualità dell’ aria operando a 360 gradi sulle principali cause di  inquinamento. Per tutto questo c’è bisogno di  più incentivi, in linea con i Paesi europei più avanzati, per favorire il passaggio alle auto con motori elettrici e/o ibridi:

"Condividiamo inoltre la proposta del Parlamento europeo per ridurre drasticamente i limiti di emissione delle nuove auto da parte dei produttori e ci auguriamo che la pressione delle lobbies non modifichi tale obiettivo - proseguono -. Questa è la base per una seri pianificazione della produzione industriale,sul modello di quanto sperimentato positivamente in altri Stati del mondo, come ad esempio la California, che consenta di ridurre in modo significativo i costi delle auto più pulite, con un vantaggio per tutti i cittadini".

"Per il riscaldamento in pianura padana va promossa la sostituzione delle vecchie caldaie e incentivato l’utilizzo delle tecnologie più avanzate compresa la diffusione del fotovoltaico combinato alle pompe di calore - continuano da Articolo 1 -. Per l’industria,e il settore energetico vanno compiuti ulteriori passi verso la riduzione di emissioni inquinanti (compresi i gas serra), impiegando le migliori tecnologie disponibili e le energie rinnovabili e pulite. Questi per noi sono obiettivi concreti che devono trovare attuazione già in questi mandati amministrativi di Regione e Comuni e che devono vedere il Governo nazionale quale primo protagonista con provvedimenti legislativi e risorse finanziarie adeguate". 

Confesercenti: "Soddisfatti"

Soddisfazione da parte della Confesercenti Emila Romagna per la decisione assunta, come richiesto nei giorni scorsi dall’associazione di categoria. "La scelta del blocco infatti, che non coinvolgeva le altre regioni della pianura padana, avrebbe causato gravi difficoltà e un non comprensibile divario nel settore del commercio e della mobilità dei cittadini, senza raggiungere risultati utili a ridurre l’inquinamento delle nostre città - commentano da Confesercenti - E' necessario trovare soluzioni condivise con tutte le regioni e le associazioni di categoria, per trovare strategie di contrasto all’inquinamento realmente adeguate che non gravino sull’economia dei nostri territori. L’associazione si riserva di valutare, insieme al Tavolo dell’Imprenditoria, i dettagli del provvedimento".

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