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Cronaca Lugo

Cibo tra tradizione e innovazione: per una politica alimentare integrata

Tre giornate intense di confronto, dibattito e visite di studio, attraverso le eccellenze della Bassa Romagna, per il meeting conclusivo della fase uno del progetto Food Corridors

Tre giornate intense di confronto, dibattito e visite di studio, attraverso le eccellenze della Bassa Romagna, per il meeting conclusivo della fase uno del progetto Food Corridors, finanziato dal programma europeo Urbact. Obiettivo del programma: lo sviluppo territoriale attraverso lo scambio di esperienze e buone prassi, per arrivare all’elaborazione di strategie che favoriscano sistemi e politiche legati alla sostenibilità alimentare, le produzioni a km zero e nuove connessioni tra città e campagna.

Per l’occasione sono arrivati lunedì i rappresentanti di tutti i partner del progetto che vede la partecipazione, oltre all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna: l’Unione Intermunicipale della Regione di Coimbra (Portogallo), le città di Tartu (Estonia), Larissa (Grecia), Córdoba (Spagna), Szécsény (Ungheria), Alba Iulia (Romania), e Kranj (Slovenia). La delegazione, composta di una trentina di persone, ha iniziato la propria visita in Bassa Romagna lunedì sera, con un tour guidato alle Cantine Randi di Fusignano, per entrare poi nel vivo del programma martedì mattina con l’avvio del meeting di progetto alla presenza del team di progetto dell’Unione dei Comuni, composto dai rappresentanti dei Servizi di Promozione territoriale, Welfare, Ambiente ed Energia e Servizi sociali. L’obiettivo della mattinata è fare sintesi sui risultati della fase uno del progetto, che prevedeva l’elaborazione di un report complessivo sul contesto economico e produttivo, sulle potenzialità e le criticità del settore agroalimentare dei paesi coinvolti. A tale scopo una delegazione del progetto era già stata in visita in Bassa Romagna lo scorso novembre e aveva incontrato istituzioni, associazioni, imprese, organizzazioni no profit del territorio per iniziare a lavorare per una nuova strategia dedicata alla politica alimentare.

Al termine della mattinata la delegazione si è spostata a Massa Lombarda dove ha avuto l’opportunità di gustare il tradizionale sabadone, protagonista dell’omonima sagra che si tiene in occasione delle festività di San Paolo, patrono di Massa Lombarda. La giornata è proseguita poi con la study visit al Caseificio Boschetto Vecchio di Conselice, dove i rappresentanti del progetto Foord Corridors hanno avuto la possibilità di vedere un esempio di produzione a filiera corta. La sera si tiene una cena conviviale presso la Locanda di Bagnara. I lavori del meeting proseguiranno poi il giorno successivo presso l’Ecomuseo delle Erbe palustri di Villanova di Bagnacavallo che, oltre a fare da suggestiva cornice alle attività di progetto, proporrà anche una selezione di prodotti tipici e piatti tradizionali del territorio della Bassa Romagna.

Mercoledì pomeriggio si terrà infine il momento principale del meeting, con un confronto pubblico che si terrà a partire dalle ore 16,30 presso la Sala Oriani dell’Antico Convento di San Francesco a Bagnacavallo. Il convegno, dal titolo “Il Cibo tra Innovazione e Tradizione: promuovere lo sviluppo di una politica alimentare integrata sul territorio della Bassa Romagna”, prevede un ricco dibattito grazie ai contributi di rappresentanti di istituzioni politiche, dei partner europei, organizzazioni no-profit, imprese, associazioni di categoria con l’obiettivo di lanciare una serie di spunti di riflessione sulle politiche alimentari e su come una nuova governace del territorio possa concorrere a stabilire una nuova connessione tra aree rurali e urbane. Modererà il dibattito Nadia Carboni, Dirigente del Settore Governance e Comunicazione, Sviluppo e Progetti Strategici e responsabile dell’Ufficio Europa dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna che verterà su molteplici aspetti: cibo come fattore culturale identitario per la promozione del territorio, al ruolo che le innovazioni di processo e di prodotto a livello di start up e imprese possono giocare per lo sviluppo del settore agro-alimentare, fino alla creazione di una nuova governance della politica alimentare costruita con il territorio.

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