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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Tutela del "Made in Italy": stoppato al porto un carico di elettrodomestici dalla Cina

La merce è stata sequestrata ed all'importatore è stata contestata una sanzione amministrativa da un minimo di 10mila ad un massimo di 250mila euro

I funzionari della locale Agenzia delle Dogane insieme ai militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Ravenna, nel corso di un’operazione congiunta a tutela del “Made in Italy”, hanno sequestrato nel porto bizantino un container di elettrodomestici prodotti in Cina, carenti delle previste indicazioni di provenienza. L’operazione trae origine dalla forte sinergia ormai consolidatasi tra il personale delle Dogane e le Fiamme Gialle ravennati a presidio della legalità dei traffici commerciali che interessano lo scalo bizantino. La stretta collaborazione tra i due Enti ha infatti consentito di individuare, nei giorni scorsi, l’arrivo nel porto di Ravenna di un container proveniente dalla Repubblica Popolare Cinese contenente numerosi elettrodomestici per la preparazione alimentare destinati ad un’azienda nazionale, del valore di circa centomila euro.

Sugli imballaggi degli elettrodomestici importati non vi era apposta alcuna etichetta con la reale provenienza degli stessi, circostanza in grado di indurre, nei futuri acquirenti, la convinzione che si trattasse di prodotti di origine italiana e non di fabbricazione cinese. Per tali ragioni la merce è stata sequestrata ed all’importatore è stata contestata una sanzione amministrativa da un minimo di 10mila ad un massimo di 250mila euro. L’azienda italiana potrà rientrare in possesso dei prodotti sequestrati solo dopo aver pagato la sanzione ed ottemperato, a sue spese, all’obbligo di apporre su ciascun dispositivo, in modo chiaro ed evidente, la dicitura recante la corretta indicazione d’origine. In caso contrario i beni saranno definitivamente confiscati.

L’importante operazione di servizio, frutto della proficua collaborazione instauratasi tra l’Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finanza di Ravenna, si colloca nell’ambito delle quotidiane attività ispettive che le due Istituzioni svolgono in ambito portuale a presidio del libero mercato europeo ed a tutela degli operatori commerciali rispettosi della legalità, al fine di contrastare ogni forma di traffico illecito di merce presso lo scalo ravennate.

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