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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Cervia

"Il Governo non resti a guardare": lavoratori dell'ex Farmografica in corteo insieme al parroco

I lavoratori della ex Farmografica di Cervia, da mesi impegnati in un complicata vertenza sul futuro aziendale e per la garanzia dei posti di lavoro, martedì pomeriggio hanno dato vita a una nuova protesta

I lavoratori della ex Farmografica di Cervia, da mesi impegnati in un complicata vertenza sul futuro aziendale e per la garanzia dei posti di lavoro, martedì pomeriggio hanno dato vita a una nuova protesta, sfilando in un corteo partito proprio dallo stabilimento di via Di Vittorio diretto verso il Municipio, in centro, passando dallo stabilimento del gruppo Focaccia sulla statale Adriatica. In testa al corteo, tra gli altri, il vicesindaco di Cervia Gabriele Armuzzi, l'assessora Michela Brunelli, il presidente del consiglio comunale Gianni Grandu e il parroco della Concattedrale di Cervia Pierre Laurent Cabantous, oltre al sindaco di Ravenna Michele de Pascale.

Il corteo di protesta dei lavoratori dell'ex Farmografica (foto Massimo Argnani)

Proprio il gruppo Focaccia, secondo gli accordi, avrebbe dovuto acquisire l'ex Farmografica. Ma, lamentano i sindacati, il tutto rischia di subire una battuta d'arresto. "A distanza di settimane dal burrascoso epilogo natalizio della dolorosa crisi aziendale determinata in Romagna dagli eventi alluvionali del maggio scorso - mentre l’evoluzione della vertenza accendeva speranze, con la formalizzazione oramai imminente di una intesa tra la MM Packaging Italy e il gruppo Focaccia, che si era detto interessato a rilevare l’attività - il percorso verso l’acquisizione dello storico stabilimento cervese si è arenato al momento della firma - spiegano Saverio Monno della Slc Cgil Ravenna, Ryan Paganelli della Uilcom Uil Ravenna e Stefano Gregnanin della Fistel Cisl Emilia-Romagna mostrano grande preoccupazione":

Ad annunciare l’impasse sono state le stesse aziende nel corso di un incontro convocato a Bologna, lo scorso 5 marzo, dall’assessore allo sviluppo economico, Vincenzo Colla, d’intesa con il prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, al quale hanno preso parte, accanto alle sigle sindacali rappresentate da Monno, Paganelli e Gregnanin, la Rsu aziendale, il presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale, il sindaco di Cervia, Massimo Medri, la segretaria generale della Cgil Ravenna, Manuela Trancossi e il coordinatore regionale Slc Cgil Emilia Romagna, Antonio Rossa.

VIDEO - Sindacati e lavoratori sfilano per salvare il futuro dell'ex Farmografica

Secondo i sindacalisti "all’origine dello stallo, da un lato, è il dietrofront dell’imprenditore che si è dichiarato indisponibile alla conclusione della trattativa in assenza delle garanzie economiche prospettate, all’unanimità, dalle forze politiche di maggioranza e opposizione in Parlamento, alla Camera dei Deputati, con due ordini del giorno dello scorso 26 gennaio che hanno impegnato il Governo ad adottare le opportune iniziative, anche di carattere normativo, per assicurare: per un verso, che gli aiuti del ‘decreto Alluvione’ possano essere estesi anche ai soggetti privati che rilevino attività economiche e produttive in una situazione di crisi d’impresa, in continuità produttiva e aziendale, per assicurare continuità occupazionale; per l’altro verso, la massima tutela salariale alle lavoratrici e ai lavoratori e il continuato accesso alla cassa integrazione. Dall’altro lato, a determinare l’impasse è la sostanziale indifferenza del Governo alla crisi dell’azienda di confezioni farmaceutiche".

“Abbiamo appreso con disappunto che il Governo avrebbe escluso la convocazione di un tavolo di confronto ministeriale ritenendo marginale la dimensione occupazionale della crisi – spiegano Monno, Paganelli e Gregnanin – e che la trattativa tra le imprese sarebbe stata accompagnata da continui rimpalli di responsabilità tra lo staff della struttura commissariale incaricata della ricostruzione post alluvione e il ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le lavoratrici e i lavoratori, la Rsu aziendale e le organizzazioni sindacali hanno mostrato senso di responsabilità, maturità e soprattutto pazienza, in una vertenza dolorosa e dagli esiti quanto mai incerti. Pretendiamo ascolto e soluzioni concrete. Lo chiediamo a gran voce e lo abbiamo ribadito innanzi al prefetto De Rosa e all’assessore Colla: si agevoli ogni soluzione d’impresa per consentire la salvaguardia dei livelli occupazionali e la tutela dell’economia del territorio. Non c’è più tempo. Il Governo intervenga rapidamente. Abbiamo chiesto alla multinazionale austriaca di archiviare i licenziamenti o di congelare la procedura in corso, anche sostenendo la proposta dell’assessore Colla di attivazione di una cassa integrazione per cessazione di attività. Non vi fosse ascolto da parte dei vertici aziendali, chiediamo all’esecutivo di procedere al varo di una moratoria sui licenziamenti collettivi nelle imprese interessate da crisi aziendali a causa degli eventi alluvionali. Si tratterebbe di una soluzione indubbiamente temporanea, finalizzata a ricercare le condizioni di una rapida ripartenza. E sul piano normativo non costituirebbe una rivoluzione essendo una strada già percorsa durante l’emergenza pandemica”.

"Con convinzione e senza esitazione abbiamo accolto l’invito dei sindacati a partecipare alla manifestazione organizzata dai sindacati per tutelare le 88 famiglie dei dipendenti della ex Farmografica e per scuotere il Governo, affinché adotti le iniziative necessarie per mantenere in attività l’azienda, come richiesto anche dal Parlamento con due ordini del giorno approvati all’unanimità da maggioranza e opposizione - aggiungono l'assessore di Cervia Massimo Medri e l'assessora alle attività produttive Brunelli - Inoltre, come fatto finora, continueremo a fare la nostra parte, partecipando con tutti i soggetti coinvolti ai tavoli istituzionali convocati da Regione e Provincia, per insistere nel chiedere ogni sforzo possibile per arrivare al più presto alla soluzione di questa crisi".

“Inaccettabile il rimpallo di responsabilità tra Governo e struttura commissariale  (e viceversa) sugli indennizzi alle imprese dopo l’alluvione che ha colpito il territorio lo scorso anno. Situazione emblematica quella dell’ex Farmografica di Cervia, alle prese con una vertenza che potrebbe avere esito favorevole  se solo il Governo lo volesse - ha detto de Pascale - La crisi della storica impresa del packaging romagnola richiede un intervento deciso da parte del governo Meloni e del commissario Figliuolo perchè a seguito della scellerata decisione di chiudere lo stabilimento della MM Packaging, multinazionale austriaca, per l’azienda locale italiana disposta a subentrare è impossibile ad oggi accedere agli indennizzi per i danni subiti dopo la disastrosa alluvione. Ogni sforzo compiuto nel territorio da parte delle istituzioni e dei sindacati viene puntualmente vanificato creando uno stallo che porterà inevitabilmente a circa 90 licenziamenti. L’ultimo capitolo è relativo all’emendamento dell’onorevole Bakkali, bocciato dal Governo e trasformato in un ordine del giorno che impegna a consentire l’indennizzo al subentrante. Peccato che non si abbiano certezze su tempi e risorse disponibili. Il commissario alla ricostruzione ci dice, comprensibilmente, che l'iniziativa deve essere del Governo, ma il Governo, inspiegabilmente, scarica sul commissario. La verità è che nessuno ha a cuore il destino dei lavoratori e delle loro  famiglie, purtroppo lasciate a sé stesse. La Romagna e Cervia non meritano questo trattamento. Il paradosso è che gli indennizzi ad oggi sarebbero erogabili per la multinazionale austriaca che ha creato questo disastro, ma non per un'impresa italiana che volesse garantire il lavoro".

Il Pd: "Stupiti dall'assenza della destra cervese"

"Il silenzio del governo è inaccettabile e incomprensibile - scrivono in una nota dal Partito Democratico di Cervia - Crediamo che questa sia una battaglia da portare avanti insieme. Al corteo ha stupito infatti la totale assenza della destra cervese e del candidato a sindaco di Fratelli d’Italia Massimo Mazzolani, dimostrando un totale disinteresse nei confronti di questa delicata situazione. Il nostro auspicio resta comunque quello che anche la destra locale si attivi con i propri referenti a Roma, mettendo Cervia al primo posto, aldilà delle logiche di partito".

Accusa alla quale Mazzolani ha prontamente replicato: "Fortunatamente per i dipendenti dell’Ex Farmografica non c’è solo il Pd a interessarsi al loro destino. E dico fortunatamente, perché il Pd cervese, sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie, sta realizzando una triste operazione di accatto elettoralistico. Ci sono fortunatamente altri, compreso il sottoscritto, che invece pensano seriamente a come risolvere questa gravissima crisi e che, nel tentativo di trovare una soluzione, si stanno muovendo in silenzio e senza sbandierare ai quattro venti una sorta di primato nella tutela dei lavoratori dell’Ex Farmografica. Dispiace dover constatare che al Pd cervese non interessa trovare una soluzione. Sarebbe logico che si lavorasse tutti insieme senza altro fine se non salvare i lavoratori e così assicurare serenità a loro e alle loro famiglie; ma al Pd cervese questo sicuramente non interessa affatto, così come non interessa trovare una soluzione vera e praticabile; pur di attaccare me e alcune delle forze politiche che mi sostengono, si sono inventati una polemica stupida, prima ancora che insensata. Forse nel Pd si sono dimenticati che nel 2019, ma eravamo dopo le elezioni comunali, quando si pose il problema di far approvare un emendamento all’unanimità in commissione finanze per poter ottenere il prolungamento di 50 anni della concessione delle Saline, lì si lavorò tutti assieme, coinvolgendo tutti, mettendosi in rete, senza guardare a vantaggi e vantaggini politici, e si lavorò in silenzio, muovendo tutto quello che era necessario muovere per arrivare al risultato. E il risultato fu raggiunto. Allora nessuno pensò per un solo momento di mettere il cappello sopra a quell’iniziativa e nessuno pensò di attaccare chicchessia. Ma, come dicevo, nel 2019, per le Saline, eravamo in periodo successivo alle elezioni, mentre oggi per l’Ex Farmografica, al Pd cervese, per mera convenienza elettorale, diverte andare all’attacco e inventarsi una polemica indecente, raccontando menzogne e tutto perché, insieme al resto del centrosinistra, non avendo argomenti, prova a giocare sporco, con buona pace dei lavoratori dell’Ex Farmografica che vengono utilizzati come pedine, invece di vedersi rispettati come meritano".

Anche Cervia ti Amo esprime preoccupazione e solidarietà ai lavoratori e alle famiglie dell'ex Farmografica, "ringraziando l'imprenditore cervese Focaccia per l'impegno e la tenacia profusi in questa difficile partita - spiega Alain Conte - Altresì ci auguriamo che una tale vicenda non venga strumentalizzata da nessuno a fini politici ed elettorali. Invitiamo pertanto tutti alla responsabilità delle parole e dei fatti, alla sobrietà e all'unità d'intenti, sollecitando il governo Nazionale e il ministero competente a trovare una soluzione nel più breve tempo possibile, nel solo interesse dei lavoratori del sito produttivo cervese".

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